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Sebastian Vettel: ecco perché l’ipotesi Aston Martin può essere un’opportunità

Il possibile approdo in quella che diventerà l’Aston Martin potrebbe rappresentare per Vettel la genesi di interessanti nuovi scenari

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È chiaro che il futuro di Sebastian Vettel rappresenta un argomento di discussione molto molto caldo nell’ambiente. Le speculazioni sono molte ma la credibilità su un possibile approdo in Racing Point, che dal prossimo anno diventerà Aston Martin, appare sempre più concreta tanto che ci sarebbero persino dei tempi utili per una possibile reale definizione. Ma c’è da dire che attualmente non c’è nulla di certo, tanto che Otmar Szafnauer che gestisce l’attuale Racing Point aveva già escluso questa eventualità. Ma potrebbe essere una mossa.

Vettel vorrebbe essere della partita per il Mondiale 2021 e la Racing Point potrebbe essere una seria possibilità. Addirittura, in termini di tempistiche, si parla di una possibile ufficializzazione da concretizzarsi nelle prossime settimane. Probabilmente durante l’appuntamento di Silverstone. Pare non sia più un mistero che siano intercorsi già dei contatti tra Racing Point e lo stesso Sebastian Vettel, più precisamente sembrerebbe che Lawrence Stroll abbia invitato Sebastian a Gstaad in Svizzera. Il canadese a capo del team in rosa avrebbe offerto al tedesco un contratto già pronto in cui mancherebbe soltanto la firma di Sebastian. Sicuramente per Stroll, garantirsi un quattro volte campione del mondo nella futura Aston Martin avrebbe un risalto incalcolabile.

Va poi considerata la clausola di indennizzo di Sergio Perez da attuare entro il 31 di luglio, utile a recedere dal contratto in anticipo in seguito al pagamento di una commissione di trasferimento fissata in svariati milioni di dollari. La decisione quindi pare sia riposta proprio nelle mani del tedesco.

Ambizioni in crescita

La volontà di puntare su Sebastian Vettel proviene dalle rinnovate ambizioni di Lawrence Stroll che vuole condurre il nuovo team verso posizioni migliori. Il legame con la Mercedes non si identifica soltanto nella copia attuale della loro monoposto, ma appunto in una rinnovata ambizione che non può porre in basso un nome altisonante come quello di Aston Martin. È chiaro quindi che con un Vettel a spasso, puntare su di lui sarebbe la concreta ciliegina sulla torta. Mostrare poi che questa RP20 spinge forte potrebbe costituire una garanzia per rendere al meglio l’idea di come si vuole gestire la cosa in casa Stroll. Non è poi un caso che dopo svariate porte chiuse in faccia, proprio Vettel abbia aperto una possibilità proprio nei confronti di Racing Point puntando magari ad uno Szafnauer con cui possiede ottimi rapporti.

Durante il Gran Premio della Stiria la Racing Point ha mostrato un salto prestazionale impressionante, con un Sergio Perez riuscito a compiere una rimonta eccezionale tanto da preoccupare un po’ tutti i competitor ma anche top team come Red Bull con Renault che ha già intrapreso un’azione legale nei confronti del team di Stroll e della somiglianza della RP20 con la W10 Mercedes dello scorso anno.

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Laddove un tempo tale prospettiva sembrava estremamente fantasiosa, ora improvvisamente possiede un senso sensibilmente differente. In effetti, ciò che è fondamentale in questo caso è che la Racing Point non dovrà convincere Vettel su quanto potrebbe essere buona la sua monoposto nei prossimi anni, piuttosto il modo in cui le regole della Formula 1 sono state influenzate dalla pandemia da Coronavirus significa che può già mostrare come sarà la monoposto del prossimo anno.

Con le modifiche minime consentite per lo sviluppo nel 2021, le probabilità che ci sia un qualche passo avanti rispetto alle posizioni intraviste adesso sono piuttosto remote. Ciò che è veloce ora dovrebbe essere ancora veloce anche l’anno prossimo.

Parlando la scorsa settimana del suo processo di pensiero su un potenziale accordo con Racing Point, Vettel sembrava aver lasciato la porta aperta. “Non so ancora cosa succederà”, aveva detto. “La gara ora è estremamente importante per me, e poi vedremo nelle prossime due settimane cosa succederà o quali opportunità potrebbero esserci. Indipendentemente da ciò, penso che Racing Point abbia fatto un’impressione molto forte e si trovano sicuramente in un buon posto per quest’anno. Conosco alcuni membri della squadra abbastanza bene da molto tempo. È ovviamente una buona opportunità per loro quest’anno avere una buona macchina con cui combattere e provare a migliorarsi”.

Ipotesi temporanea

Lo stretto legame che intercorre tra Racing Point e Mercedes fornisce il La per credere che il possibile approdo di Vettel in Racing Point (quindi Aston Martin) venga visto come un’ipotesi temporanea per non perdere l’anno. Il tedesco potrebbe in questo modo entrare nell’orbita Mercedes da un ingresso secondario, ma si tratta pur sempre di un approdo.

In tal senso appare sempre più interessante l’annuncio sul futuro di Lewis Hamilton. Difatti molto dipende da lui per un ipotetico futuro in Mercedes per Sebastian; se l’inglese decidesse di usufruire di un solo anno da dividere ancora col team della Stella, allora tale decisione potrebbe aprire la porta ad un possibile ritiro da formalizzarsi entro fine anno. Se quindi la questione venisse gestita in questo modo, l’ipotesi dell’approdo di Vettel in Aston Martin potrebbe essere vista come una sala d’attesa per poi puntare sul tedesco qualora Hamilton decidesse di smettere o cambiare i suoi piani. L’opportunità per Sebastian risiederebbe quindi proprio in questo possibile incastro.

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Bisogna poi dire che la Racing Point sembra attualmente decisamente veloce, anche più della SF1000 che conduce Vettel con più di qualche difficoltà specifica. Il fatto di sapere già che nel 2021 tutto rimarrà praticamente immutato, appare molto incoraggiante in ottica futura. Tuttavia, è inevitabile che Vettel terrà d’occhio l’esito della contestazione avanzata dalla Renault: se la FIA dovesse certificare un atteggiamento al di là delle regole, i possibili risvolti potrebbero intervenire sul comportamento in pista della RP20.

L’ambizioso piano per il futuro di Aston Martin, con Lawrence Stroll che sta chiaramente investendo molto tempo nel progetto, è anche quello che potrebbe offrire a Vettel la piattaforma felice di cui il tedesco ha realmente bisogno: guidare per un team e avere attorno a sé una squadra che è felice di concentrarsi su di lui. Con il favore di un clima tale si può rischiare seriamente di costruire qualcosa di importante insieme.

Vettel difatti è sempre andato forte quando si è sentito amato e apprezzato; pare che in Aston Martin (oggi ancora Racing Point) si voglia puntare su queste sensazioni, quelle che negli ultimi anni sono mancate in Ferrari, un po’ come succedeva all’inizio a Maranello e negli anni d’oro in Red Bull. Di certo in questo scenario dispiace per Sergio Perez che come si diceva più sopra reciterebbe la parte dell’agnello sacrificale, in accordo anche con i favori di Stroll che ovviamente propendono verso la carriera del figliol prodigo.

Ciò può sembrare piuttosto duro considerando quanto Perez sia stato fedele alla squadra e il ruolo che ha svolto nel contribuire a mantenerla in vita nel 2018, quando la Force India era davvero vicina al collasso, ma la Formula 1 nella maggior parte delle ipotesi può essere seriamente spietata. Non vanno infatti dimenticati i sostegni piuttosto sostanziosi delle sponsorizzazioni che Perez porta con sé: qualcosa che non sarà così facile da sostituire. Ma ugualmente il management di Racing Point dovrebbe essere consapevole del fatto che una line-up costituita da due come Vettel e Perez rappresenta una combinazione decisamente più valida dell’ipotesi Vettel e Stroll; quella che potrebbe rappresentare la giusta differenza tra lottare per i primi tre posti tra i costruttori o finire tra i primi cinque. Sicuramente è difficile credere a questa ipotesi, ma in Formula 1 a volte l’impossibile diviene possibile.

Sebastian Vettel

Le ipotesi si fanno ancora più interessanti se consideriamo anche le indiscrezioni che vedono Valtteri Bottas con un contratto pronto per il 2021 sempre in Mercedes. Questo certificherebbe il fatto di escludere un possibile approdo di Russell in Mercedes ed escluderebbe la pista Aston Martin per il finlandese. Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia. Le redini del gioco sono in mano a Sebastian Vettel che dovrà fornire una decisione plausibile, che come avanzato da più parti arriverà in concomitanza al Gran Premio di Gran Bretagna. O giù di lì. Pensandoci bene, quella della Racing Point potrebbe rivelarsi un’opportunità per il tedesco, sicuramente una mossa molto ben studiata con possibili risvolti di gran carattere.

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