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Ferrari fra le aziende più affidabili in Italia dopo il coronavirus

La casa automobilistica modenese ha supporto attivamente tutte le persone schierate nella battaglia contro il COVID-19

Ferrari F430 2006 asta online

Il coronavirus ha senza dubbio trasformato il settore automobilistico con diverse aziende che hanno riconvertito le proprie linee di produzione per realizzare mascherine e componenti per ventilatori polmonari, oltre ad adottare diverse misure per contenere la diffusione del virus.

Un interessante studio condotto da RepTrak ha analizzato in che modo la pandemia ha cambiato l’affidabilità delle case automobilistiche in Italia. Tutte le società che operano nella stakeholder economy hanno una reputazione grazie al giudizio dei clienti che valutano diversi aspetti come ad esempio i prodotti e i servizi offerti.

Classifica Top 150 aziende Italia RepTrak
Top 150 delle aziende più e meno affidabili in Italia post-COVID secondo RepTrak

Ferrari: eletta prima azienda più affidabile in Italia nel settore automobilistico

Nella Top 10 della classifica dei produttori di auto più affidabili post-COVID presenti in Italia abbiamo Ferrari, BMW e Bosch che occupano le prime tre posizioni. Poco dopo c’è Bridgestone al quarto posto, Piaggio in quinta posizione e Goodyear al sesto posto. La classifica si chiude con Michelin, Pirelli, Toyota e Iveco.

Nell’elenco completo delle 150 aziende più affidabili, stilato da RepTrak, Ferrari si è posizionata in seconda posizione mentre BMW e Bosch al decimo e dodicesimo posto, rispettivamente.

Negli scorsi mesi abbiamo visto la casa automobilistica modenese supportare attivamente la battaglia contro il COVID-19 con alcune iniziative molto importanti. Ad esempio, ad aprile ha lanciato una raccolta fondi per sostenere il sistema sanitario della provincia di Modena. Nel giro di pochissimi giorni, Ferrari è riuscita a raccogliere 1 milione di euro.

Oltre a questo, il cavallino rampante ha collaborato con Lifebrain per migliorare la sicurezza sanitaria del suo stabilimento di Modena. Il grande network di laboratori d’analisi italiano ha messo a disposizione circa 40 persone tra operatori sanitari e personale di back-office per effettuare test sierologici in modo da verificare la presenza di anticorpi per il coronavirus.

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