Qualche giorno fa abbiamo parlato di Maria Grazia Lisbona e di come la transizione verso l’elettrico e l’ibrido in FCA stia diventando sempre più interessante. Oggi invece proviamo a tracciare un profilo di un’altra donna a capo di un importante settore in casa FCA, grazie anche ad una interessante intervista apparsa su Auto.it: si tratta di Rossella Guasco che oggi in FCA è Head of Colour and Material. Di lei abbiamo accennato anche all’interno dell’articolo dedicato alla storia del colore verde in casa Alfa Romeo.
Rossella Guasco già da qualche anno è Head of Colour and Material di FCA, ovvero a capo del team che gestisce colori e materiali del Gruppo per la Regione EMEA ma già dal 1995 orbita nel Gruppo Fiat visto che è entrata proprio in quell’anno presso il Centro Stile Fiat. Proprio in Fiat approda come stagista appena un anno dopo la laurea in Architettura al Politecnico di Torino quando, come già sottolineato anche da Maria Grazia Lisbona, in un team di quindici persone era lei l’unica quota rosa.
Oggi va molto meglio
È chiaro che guardando al mondo Fiat si potrebbe tendere a pensare che si tratti di un’azienda particolarmente votata a figure maschili ad ampio respiro. Ma l’idea di Rossella Guasco è che oggi le cose vanno meglio rispetto al passato visto che la situazione appare oggi “più bilanciata” rispetto alla fase di approdo in Lancia. Tra i punti in comune con Maria Grazia Lisbona c’è anche il fatto che “il gruppo di lavoro è costituito prevalentemente da donne perché ha più sensibilità verso molti aspetti legati all’estetica e ai sensi, sebbene gli uomini che lavorano con noi sono eccezionali” ha ammesso Rossella che gestisce un team di 18 persone.

Gli uomini e le donne che gestisce Rossella sono per lo più italiani ed è importante una certa selezione oltre che una crescita costante “perché non c’è una scuola specifica capace di insegnarti il mestiere” aggiunge. D’altronde il colore di ogni vettura rappresenta un passaggio fondamentale anche nella scelta in fase di acquisto ne è sicura Rossella Guasco ammettendo che “è un aspetto fondamentale, più sensoriale e forse il più intimo che abbiamo con la vettura perché è anche espressione di noi stessi. Forse il colore non ti fa decidere che modello scegliere ma promuove una vettura sul mercato”. Le emozioni che contano le vive anche in primissima persona “sono passata accanto ad una Giulia Quadrifoglio in Verde Montreal e ho pensato: stavolta abbiamo fatto proprio un bel colore” ammette. L’abbinamento dei colori ad una immagine perfetta come quella della Giulia rappresenta un valore aggiunto, senz’altro.
Processo creativo
Quando gli si chiede come si arriva ad uno specifico colore da abbinare ad una determinata vettura, Rossella Guasco non ci pensa due volte nel definire il processo creativo ovviamente condizionato da “tante voci che confluiscono in unico punto”. È ovvio poi che si parte anche dalle tendenze del momento in accordo con moda e design secondo un iter mai scontato: “la scelta del colore potrebbe anche sembrare semplice, però dietro c’è grande competenza e innovazione. Sul colore finale incide la scelta dei pigmenti che devono essere consoni al modello e al brand sul quale si sta lavorando. Il legame con la storia è fondamentale ma anche le tendenze contano tanto; fondamentale è anche il gusto dei clienti”.
Non è un caso il rapporto con la storia del marchio in casa Alfa Romeo, i nuovi colori della variante Quadrifoglio derivano infatti da vernici storiche a cominciare dall’Ocra Metallizzato, il Verde Montreal e il Rosso Villa d’Este. “Il punto colore è un chiaro riferimento al passato di Alfa Romeo ma possiedono una chiara reinterpretazione in chiave contemporanea. L’Alfa era più colorata negli Anni Settanta, per questo abbiamo voluto proporre un rinnovato ritorno al colore come avevamo fatto anche col Blu Misano della Veloce” ha aggiunto Rossella Guasco.