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Una donna a capo della transizione elettrica di FCA: Maria Grazia Lisbona

FCA sta virando verso una nuova consapevolezza in termini di motori, si comincia a pensare all’elettrico e all’ibrido con a capo Maria Grazia Lisbona

Maria Grazia Lisbona

C’è una donna di 55 anni a capo del comparto motori di FCA, il suo nome è Maria Grazia Lisbona. La sezione torinese del Corriere della Sera le ha dedicato un’ampia pagina proprio ieri, puntualizzando sul fatto che proprio sotto la sua gestione il Gruppo FCA si sta convertendo piano piano ad un passaggio sempre più marcato verso una conformazione maggiormente votata al green e quindi alla sostenibilità ambientale.

Lei stessa ha ammesso, qualche tempo fa sempre al Corriere, che la definizione di “Signora dei Motori” le piace. D’altronde non c’è da stupirsi, di Maria Grazia colpisce ben presto la tenacia di aver adoperato scelte quasi controcorrente se viste con l’occhio di chi si accingeva a varcare le aule del Politecnico di Torino nella prima metà degli Anni ’80. All’avvio di un processo che l’avrebbe condotta a gestire un reparto classicamente affidato a figure maschili, ma oggi i tempi sono cambiati ed è un bene. Lei stessa ha aggiunto che “queste titubanze riguardo le mie scelte, come se noi donne non potessimo occuparci di motori, mi hanno abituata a pensarci sempre un paio di volte prima di fare qualcosa. Ma ho sempre amato scienza e tecnologia e quindi ho deciso di non tirarmi mai indietro”.

Una carriera ricca di sfide

Proprio sotto la gestione di Maria Grazia Lisbona, il Gruppo FCA sta migrando verso un prodotto caratterizzato da elementi ibridi ed elettrici. Per lei la il motore rappresenta la “sintesi di tutte le discipline, ovvero il cuore pulsante dove per la ricerca del risultato concorrono la chimica, i materiali, la fisica e la meccanica”. Una visione decisamente scientifica e al di là dall’essere basilare. Il primo approccio di Maria Grazia Lisbona avviene al Centro Ricerche Fiat, con la sperimentazione di nuovi motori e l’impiego di nuove tecnologie. Quando approda al Centro Ricerche si sta sperimentando e sviluppando il Common Rail che avrebbe poi alimentato per la prima volta al mondo i motori Diesel finiti sotto il cofano dell’Alfa Romeo 156. Tra le ulteriori ricerche messe in pratica a quel tempo ci sono anche studi sulla fluidodinamica e sulla combustione sempre in ambito motoristico.

Ma già nel 2007 diviene l’ingegnere responsabile per lo sviluppo e la gestione del nuovo 1.3 Diesel MultiJet all’interno della Fiat Powertrain Technologies. Basteranno due soli anni per ritrovarsi a Chicago al Centro Tecnico di Fiat Powertrain dedicato al Nord America, di quell’esperienza al Corriere ammette che “è stata una stagione piena di sfide e mai semplice, mi sono occupata dei motori per macchine movimento terra e per l’agricoltura”. Un lavoro che la ripagherà con la carica di Vice Presidente del comparto motori in ambito industriale on e off road di Fiat Powertrain Technologies Industrial ottenuta già nel 2011.

Il passaggio verso l’ibrido e l’elettrico

Nel 2015 Maria Grazia Lisbona si conferma al vertice del comparto motoristico di FCA: approda in Alfa Romeo per sviluppare le nuove Giulia e Stelvio e diviene Head of Powertrain Engineering di FCA nella regione EMEA. A partire da quest’anno è invece responsabile globale per FCA, ovvero Propulsion Systems Chief Engineers & Program Management. Ciò gli ha permesso di gestire da vicino il passaggio dei propulsori di FCA verso l’elettrico. Il team capitanato dall’ingegnere meccanico che da 30 anni lavora in Fiat è costituito da una forte presenza femminile, a loro si deve lo sviluppo del nuovo motore 1.0 FireFly Mild Hybrid che troviamo già sulla Fiat 500, sulla Panda o ora anche sulla Lancia Ypsilon Hybrid. L’ingegnere si è detta entusiasta della nuova rivoluzione tecnologica “il motore diventa un vero e proprio sistema di propulsione grazie all’aggiunta di motori elettrici, elementi di ricarica e batterie. L’approccio è differente” ha aggiunto la Lisbona. Nel frattempo la 500 è diventata full electric, quindi siamo all’inizio di un lungo viaggio e al timone c’è l’ingegnere meccanico Maria Grazia Lisbona.

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