in

FCA: continuano le polemiche sul prestito da 6.3 miliardi di Euro

Il Codacons dice che l’ultima parola spetterà al TAR

Nonostante l’ok da parte della Corte dei Conti sia arrivato in queste ore, continuano le polemiche sul prestito con garanzie statali in arrivo per FCA. L’azienda, ricordiamo, ha ottenuto un finanziamento da 6.3 miliardi di Euro sfruttando le garanzie statali previste dal decreto Liquidità e accettando le condizioni richieste dal Governo. Il prestito servirà, in gran parte, a sostenere la filiera automotive e i migliaia di fornitori dell’azienda.

A schierarsi, da subito, contro la possibile concessione delle garanzie statali ad FCA per l’ottenimento del prestito da 6.3 miliardi di Euro, che verrà erogato da Intesa Sanpaolo, è stato il Codacons che ha presentato un esposto al TAR e che, in queste ore, conferma la sua posizione sottolineando come l’ok da parte della Corte dei Conti non rappresenti ” il via libera al prestito con garanzia Sace da 6,3 miliardi di euro richiesto da FCA”

Secondo l’associazione dei consumatori “La magistratura contabile, prima di dare il proprio parere favorevole al prestito, avrebbe dovuto attendere la decisione della giustizia amministrativa, dinanzi la quale pende il ricorso presentato dal Codacons e finalizzato a bloccare il prestito a FCA. Solo il Tar potrà dare il via libera all’operazione, dopo essersi espresso sul ricorso Codacons contro la norma che autorizza una società facente parte di un gruppo la cui controllante ha sede all’estero a ricevere finanziamenti italiani”.

Ricordiamo che, nel corso dei prossimi giorni, dopo l’approvazione da parte della Corte dei Conti, arriverà il decreto da parte del Ministero dell’Economia che, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, permetterà ad Intesa Sanpaolo di avviare l’erogazione del prestito in base a quanto previsto dal decreto Liquidità dello scorso mese di aprile.

La questione legata al prestito con garanzie statali richiesto da FCA dovrebbe, quindi, concludersi, in un modo o in un altro, probabilmente già entro la fine del mese di giugno con l’azienda che, dopo aver ottenuto il prestito, potrà contare su liquidità aggiuntiva per gestire questo difficile momento d’emergenza.

Non solo FCA: anche altre aziende italiane richiederanno le garanzie statali 

Come confermato nel corso della giornata di ieri da Intesa Sanpaolo, in questi giorni sono diverse le aziende italiane che stanno valutando la possibilità di sfruttare il decreto Liquidità e di accedere alle garanzie statali per l’ottenimento di un prestito. Al momento, infatti, la banca starebbe lavorando a prestiti per un totale di oltre 4 miliardi di Euro che andranno a sommarsi agli oltre 6 miliardi di Euro previsti per il FCA Italy.

Al momento, non è chiaro se il Codacons, o altre associazioni, tenteranno di bloccare anche questi prestiti previsti dal decreto Liquidità. Maggiori dettagli dovrebbero arrivare con la decisione definitiva del TAR in merito all’esposto presentato dal Codacons nei giorni scorsi. Di certo, la questione legata al prestito con garanzie statali per FCA continuerà ad essere uno degli argomenti principali della cronaca economica del nostro Paese.

Ricordiamo che il prestito in arrivo per FCA servirà per gestire i pagamenti dei fornitori. Stando a quanto emerso in questi ultimi giorni, dei 6.3 miliardi di Euro previsti dal prestito ben 4,5 miliardi di Euro dovranno essere utilizzati per i pagamenti a circa 10 mila fornitori di FCA Italy. Tra queste aziende, quasi 9 mila sono italiane. L’azienda potrà utilizzare sino ad un massimo di 1.2 miliardi (dei 4.5 riservati al pagamento dei fornitori) per il pagamento di 1.400 fornitori esteri. Tutto il resto dell’importo (circa 3.2 miliardi) servirà per il pagamento dei fornitori italiani.

L’azienda, per accedere al prestito, ha accettato alcune condizioni come la conferma del “Piano Italia” (portato da 5 a 5.2 miliardi di Euro di investimenti, con 200 milioni extra per lo stabilimento di Melfi), il divieto di delocalizzazione per gli investimenti già avviati in Italia e di cessione dei marchi italiani e della partecipazione in Sevel. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati al nuovo prestito in arrivo per FCA.

Lascia un commento