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PSA-FCA come Alstom-Siemens?

Si teme che già come avvenuto con la fusion etra Alstom e Siemens la Commissione Europea possa dire no alla fusione tra PSA e FCA

La fusione tra FCA e PSA mira a rafforzare la loro posizione nel segmento delle auto e ad avviare a un costo inferiore il cambiamento ecologico nella loro tecnologia. Ma il controllo di questo riavvicinamento industriale da parte della Commissione europea può svantaggiare i due giganti del settore automobilistico, già severamente testati dalla crisi sanitaria. La fusione tra PSA e FCA è una fusione orizzontale, vale a dire tra concorrenti diretti sullo stesso mercato rilevante, che potrebbe portare a un rafforzamento di una posizione dominante in un segmento di mercato molto specifico: quello dei veicoli commerciali leggeri.

Se la fusione lo rendesse il quarto maggiore produttore al mondo, la quota di mercato del nuovo gruppo nel mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri sarebbe eccezionalmente elevata. Se per rendere la fusione accettabile da un punto di vista competitivo, il nuovo gruppo derivante dalla fusione tra FCA e PSA debba proporre misure correttive comportamentali o individuali, ciò darebbe origine ad una situazione senza precedenti in un settore fortemente colpito dalla crisi e che potrebbe portare a sfide ancora più sorprendenti rispetto a quanto avvenuto con la fusione Alstom-Siemens. Queste ultime si videro bloccata la fusione nel settore ferroviario da parte dell’Antitrust.

In effetti, l’intero paradosso del caso deriva dal fatto che i due gruppi cooperano strettamente nel campo preso di mira e che i rimedi potrebbero indebolire le complementarità esistenti o persino paradossalmente incoraggiare l’ingresso di formidabili concorrenti asiatici. Tuttavia, il progetto di fusione ha senso in termini di messa in comune degli investimenti e sviluppo di innovazioni essenziali. Nel mercato dei veicoli commerciali leggeri (meno di 3,5 tonnellate), PSA è il leader europeo con 496.000 veicoli venduti nel 2018. Il rivale più vicino è Ford con 331.000 e poi Renault (313.000 a cui potremmo aggiungere le 59.000 vendite di Nissan), Volkswagen (247.000) e Fiat (234.000). I coreani (in questo caso Hyundai e Kia) rappresentano solo 5.000 vendite. Vedremo dunque se FCA e PSA riusciranno a risolvere questo problema portando a compimento una fusione che se tutto va bene potrebbe essere completata tra la fine del 2020 e gli inizi del 2021.

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