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FCA Italy: ecco i dati del bilancio del 2019 in attesa del prestito da 6 miliardi di Euro

I dati sono stati diffusi da IlSole24Ore

In queste ultime settimane, FCA Italy, la società italiana del gruppo FCA, è finita più volte in prima pagina per l’annosa questione del prestito da oltre 6 miliardi di Euro richiesto a Intesa Sanpaolo sfruttando garanzie statali per l’80% dell’importo richiesto, come previsto dal Decreto Liquidità varato dal Governo lo scorso mese di aprile per sostenere le aziende italiane in momento di estrema difficoltà come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus.

Il prestito richiesto da FCA Italy ha ricevuto l’ok di Intesa Sanpaolo e riceverà l’approvazione da parte dello Stato italiano (il Ministero dell’economia dovrà realizzare un decreto per il completamento della procedura). In attesa che l’iter si completi, FCA Italy è chiaramente una delle aziende più chiacchierate del momento. Le attività di FCA in Italia sono numerose e fondamentali per tutta la filiera automotive del Paese e, più in generale, per l’economia italiana.

L’azienda ha tanti stabilimenti di produzione attivi e che, grazie al “Piano Italia” (l’ambizioso piano industriale annunciato lo scorso anno), mirano ad avvicinare il target della piena occupazione nel corso dei prossimi anni (anche se la crisi del settore auto potrebbe rendere impossibile il raggiungimento di tale obiettivo. Dalle attività di FCA dipendono, inoltre, le attività di tantissime piccole e medie imprese italiane.

Gli ultimi dati confermano che FCA Italy impiega direttamente 55 mila dipendenti nel nostro Paese e può contare su 16 stabilimenti produttivi e 26 poli di ricerca e sviluppo. Per quanto riguarda l’indotto, il 40% del fatturato annuale del settore italiano della componentistica per auto è legato alle attività produttive di FCA.

Secondo quanto riportato da IlSole24Ore in queste ore, FCA Italy ha chiuso il 2019 con una perdita di 384,2 milioni di euro. Si tratta di un dato nettamente inferiore rispetto a quello fatto registrare nel corso del 2018 quando la società chiuse l’anno con una perdita di 1.26 miliardi di euro. La riduzione delle perdite è legata “all’effetto combinato di una minor svalutazione delle partecipazioni, nonché dai proventi da consolidato fiscale da esercizi precedenti per 504 milioni”

Come riporta il quotidiano specializzato in tematiche economiche, lo scorso anno FCA NV ha avviato una ricapitalizzazione per 3 miliardi di euro di FCA Italy. I dati del bilancio confermano un calo dei ricavi registrati, passati da 27,2 miliardi nel 2018 a 24,37 miliardi di euro nel 2019, mentre il valore della produzione si è attestato a 25,15 miliardi di euro (nel 2018 questo dato era pari a 27,79 miliardi di euro).

Come riportato da IlSole24Ore, inoltre, nel bilancio dello scorso anno viene evidenziato che lo stato patrimoniale di FCA Italy risulta essere pari 19.378.194.541 euro con un patrimonio netto di 9.708.286.230 euro “aumentato principalmente per effetto del conferimento dell’azionista unico di 3 miliardi di euro iscritto nella riserva per versamenti effettuati dai soci”

Nel solo 2019, inoltre, FCA Italy ha effettuato diversi investimenti. L’azienda, infatti, lo scorso anno ha avviato investimenti per un totale di 844 milioni di euro avviando il programma che prevede investimenti per 5 miliardi di Euro per gli stabilimenti italiani dove verrà avviata la produzione di svariati progetti nel triennio 2020 – 2022.

Come verrà utilizzato il prestito richiesto da FCA Italy?

Il prestito in arrivo per FCA Italy servirà alla società di affrontare la crisi economica legata all’epidemia in corso. Queste risorse saranno utilizzate per pagare i dipendenti e i fornitori chiave della filiera italiana oltre a garantire il mantenimento degli impegni legati agli investimenti annunciati nei mesi scorsi e confermati ad inizio della pandemia.

Il “Piano Italia” rappresenta un progetto importantissimo per gli stabilimenti italiani in quanto, grazie al maxi investimento da 5 miliardi, punta ad avviare una lunga serie di progetti per gli stabilimenti italiani del gruppo. Alcuni di questi progetti sono già iniziati in questa prima parte di 2020 che, nonostante l’emergenza, è stata particolarmente intensa per l’azienda.

Ricordiamo che FCA ha aperto l’anno con la presentazione della Panda Hybrid, la variante mild hybrid della city car prodotta a Pomigliano d’Arco. Successivamente, c’è la stata la presentazione delle varianti plug-in hybrid di Renegade e Compass (con la Compass “tradizionale” che viene ora prodotta a Melfi) e dell’attesissima Fiat 500 elettrica, la prima vettura a zero emissioni che sarà prodotta in Italia.

In cantiere ci sono ancora tantissimi progetti che, superata la crisi, potrebbero garantire una sostanziale crescita della produzione in Italia e, quindi, anche dei livelli occupazionali. C’è, ad esempio, il piano industriale di Maserati, che prevede il lancio di 10 nuovi modelli tra il 2020 ed il 2023, e il debutto del nuovo Alfa Romeo Tonale, in produzione a Pomigliano d’Arco dal 2021. Da notare, in tema Alfa Romeo, che il piano prevede anche i restyling di Giulia e Stelvio (con varianti mild hybrid) e il debutto di un inedito Alfa Romeo B-SUV che sarà anche elettrico.

Staremo a vedere se davvero il nuovo maxi prestito in arrivo per FCA servirà all’azienda di affrontare la crisi economica in corso e avviare i progetti del piano industriale annunciato lo scorso anno. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti sulla questione.

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