La ripresa di molte attività produttive e la fine del lockdown ha portato a un aumento dei prezzi dei carburanti. Infatti, la ripresa delle quotazioni del petrolio (sopra i 30 dollari al barile) e l’aumento di prodotti della raffinazione ha portato a una crescita del prezzo medio della benzina self-service in Italia nell’ultima settimana a 1,366 euro al litro rispetto a 1,356 euro della settimana scorsa (terminata il 18 aprile).
Sempre secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo economico, anche il prezzo medio del diesel è aumentato, passando da 1,247 euro a 1,256 euro al litro. In seguito all’aumento del prezzo dei carburanti, l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha pubblicato una nota in cui commenta i dati forniti dal MISE.
Carburanti: il MISE registra un aumento dei prezzi nell’ultima settimana in Italia
“Vergognoso. È inaccettabile che i prezzi, non appena finito il lockdown, ricomincino istantaneamente a salire, interrompendo la lenta discesa che, per via del crollo del greggio, durava da settimane. Troppo comodo far scendere i prezzi mentre gli italiani erano costretti a restare a casa invertendo subito il trend non appena si è potuto riprendere a circolare, ossia dal 18 maggio”, ha affermato l’UNC.
L’associazione ha concluso il suo intervento dicendo: “Anche se per ora il rialzo è minimo, circa 1 cent al litro, su un pieno di 50 litri di carburanti c’è comunque un aggravio di 50 centesimi, 0,501 euro per la benzina e 0,449 euro per il gasolio. Il timore è che la prossima settimana possa andare ancora peggio“.
