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Mercato auto: vendite in calo del -36% dopo le prime tre settimane del mese di maggio

Ecco come sta andando la ripartenza del mercato italiano delle quattro ruote

Dopo il crollo registrato nel corso del mese di aprile, con le vendite che hanno fatto segnare un calo del -97%, il mercato auto italiano sta lentamente ripartendo ma i dati, come vedremo, non sono particolarmente confortanti per il futuro. Lo scorso 4 maggio c’è stata la riapertura delle concessionarie con gli showroom che oggi sono tenuti a seguire rigidi protocolli di sicurezza per ridurre al minimo il rischio di contagio e garantire comunque tutti i servizi connessi alla vendita (a partire dai test drive).

I primi dati parziali relativi all’andamento delle vendite di nuove auto in Italia certificano la ripartenza del mercato ma confermano che siamo nel pieno di crisi profonda dell’intero settore che, inevitabilmente, avrà effetti su tutta la filiera automotive. Il mercato auto italiano chiuderà il mese di maggio in negativo e, ad oggi, non ci sono i presupposti per sperare in una rapida ripresa a partire dal mese di giugno.

Secondo i dati preliminari, le prime tre settimane del mese di maggio si sono chiuse con un totale di 55 mila unità vendute in Italia, un dato che si traduce in un calo percentuale del -36% rispetto ai risultati raccolti nello stesso periodo dello scorso anno. Da segnalare un calo del -19% per il canale privati, con la Fiat Panda che risulta il modello più venduto ma con un calo del 46%.

Crisi profonda per il settore del noleggio a breve termine, che dopo le prime tre settimane di marzo fa registrare un calo del -97%. Dati negativi anche per il noleggio a lungo termine. In questo caso, infatti, si registra una riduzione delle vendite del -47% al termine delle prime tre settimane del mese di marzo.

Secondo Salvatore Saladino, Country Manager della Dataforce Italia, il calo limitato rispetto al mese di parile è legato, prevalentemente, agli ordini rimasti in sospeso a marzo o comunque prima del periodo del lockdown. Per Saladino:  “da tre mesi risulta evidente la disperata situazione in cui si trovi tutto l’automotive, dove il -36% di maggio è stato raggiunto grazie alle consegne delle auto che erano rimaste sospese a causa del lockdown”

Il Conutry Manager di Dataforce Italia conferma, quindi, che la situazione continua ad essere molto difficile, soprattutto in considerazione dell’assenza di incentivi “Ora non c’è una ripresa rispetto al -98% di aprile e al -85% di marzo. Tutti hanno ascoltato gli appelli e le proposte costruttive delle associazioni di settore. Tutti, tranne l’unico colpevole sordo di questo Paese, il governo”

Cosa succederà, quindi, nei prossimi mesi nel settore auto italiano? Al momento, non ci sono ancora stime precise, anche perché sarà necessario analizzare i dati di vendita completi relativi al mese di maggio e vedere se i piccoli segnali di ripresa registrati in questo mese si ripeteranno anche a giugno o se le vendite continueranno ad essere ampiamente al di sotto dei livelli dello scorso anno.

A livello europeo, ricordiamo, il mercato italiano è stato il più colpito dall’emergenza Coronavirus e, quindi, la strada da percorrere per tornare ai livelli dello scorso anno è davvero tanta. Al momento, l’assenza di reali incentivi all’acquisto (oltre all’Ecobonus su elettriche e alcune ibride plug-in) non fa ben sperare in merito ad una rapida crescita del settore.

Nei giorni scorsi si è parlato di un possibile intervento del Governo sul tema degli incentivi ma, per ora, non ci sono reali novità sulla situazione e sarà, probabilmente, necessario attendere sino al prossimo mese per scoprire quali saranno le mosse dell’esecutivo. Nel frattempo, l’intera filiera automotive è in grossa difficoltà e dovrà fare i conti con mesi estremamente difficili.

L’appuntamento con i dati completi sulle vendite di auto nel mercato italiano a maggio è fissato per l’inizio del mese di giugno. Per i dati sul mercato europeo, invece, sarà necessario attendere la seconda metà del mese di giugno. Continuate, quindi, a seguirci per tutti gli aggiornamenti sulla situazione e sui possibili segnali di ripresa del settore.

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