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Il Gran Premio di Gran Bretagna potrebbe essere condizionato dalla quarantena

La Formula 1 è stata informata che non sarà concessa un’esenzione ai requisiti del governo britannico: tutti dovranno mettersi in quarantena

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La Formula 1 che vuole ripartire all’indomani della pandemia da Coronavirus, a dire il vero non ancora sopita, deve scontrarsi con i Governi ospitanti che producono limitazioni giuste e inderogabili. Le ultime notizie ci dicono che il Gran Premio di Gran Bretagna non sarà quasi certamente in grado di proporsi nella sua collocazione originaria del prossimo luglio. Durante un briefing tenuto a Downing Street venerdì pomeriggio, il Segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito, Priti Patel, ha infatti confermato che tutti gli arrivi nel Regno Unito a partire dal prossimo 8 giugno dovranno mettere in pratica una quarantena di 14 giorni. È stato inoltre concesso un piccolo elenco di esenzioni, ma queste non includono sport di alto livello come la Formula 1.

Il governo ha affermato che ci sarebbero esenzioni limitate, tra cui il trasporto di merci su strada e i lavoratori che si occupano appunto di questo settore, i professionisti medici che stanno aiutando nella lotta contro il Coronavirus, i lavoratori agricoli stagionali che si auto-isoleranno all’interno delle proprietà in cui lavorano e il personale necessario per i servizi essenziali o i lavori di emergenza.

L’impossibilità di partecipare

All’inizio di questa settimana, un portavoce della Formula 1 aveva dichiarato che il nuovo piano di quarantena del Governo britannico renderebbe impossibile la partecipazione al Gran Premio per tutti i team del Circus e potrebbe avere implicazioni più ampie per l’intero settore. “Se tutto lo sport d’élite deve tornare in TV, allora devono essere previste esenzioni”, ha detto “una quarantena di 14 giorni renderebbe impossibile avere un Gran Premio di Gran Bretagna quest’anno. Inoltre, ha un impatto notevole su decine di migliaia di posti di lavoro legati alla Formula 1 e alle differenti catene di approvvigionamento”.

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Lo schema di quarantena verrà rivisto ogni tre settimane, il che significa che potrebbe non essere in vigore alla fine di luglio quando la Formula 1 sperava di correre a Silverstone. La prima data di revisione per i piani di quarantena è il 29 giugno, che è ancora quasi un mese prima della data prevista per il Gran Premio di Gran Bretagna del 26 luglio. La Formula 1 aveva anche previsto due gare a porte chiuse a Silverstone con la seconda gara da disputare il 2 agosto.

Tuttavia, con la Formula 1 e Silverstone che necessitano di un tempo di consegna decente per aiutare a preparare la sede per i fine settimana di gare potenzialmente back-to-back, sarebbe troppo rischioso proseguire con i piani in questo momento senza alcuna garanzia che l’evento vada realmente avanti.

“Abbiamo lavorato a stretto contatto con il governo sulle implicazioni della politica per la Formula 1 e Silverstone e quelle discussioni sono ancora in corso in questo momento con l’obiettivo di trovare una soluzione di sicurezza che è chiaramente la nostra priorità”, ha detto lo stesso portavoce della Formula 1.

Pringle rimane ottimista

Il capo di Silverstone, Stuart Pringle, ha dichiarato venerdì a Sky Sports F1 che si ritiene ottimista per il fatto che la posizione del governo possa essere cambiata e che le libertà possano essere concesse al Gran Premio britannico ad un certo punto. “Sono sicuro che l’importanza del settore è compresa dal governo”, ha detto “rimango molto ottimista sul fatto che troveranno un modo. Sono molto, molto consapevole che è estremamente complicato redigere queste cose e lavorare contro scadenze sempre mutevoli, non è sicuramente un compito che vorrei intraprendere. Quindi rimango ottimista sul fatto che si possa trovare una soluzione sensata e pragmatica, che metta in moto lo sport nel corretto modo per trovare la soluzione giusta”.

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Nel frattempo pare si stiano valutando altre opzioni che potrebbero includere gare a Hockenheim o in Ungheria invece di Silverstone. Tuttavia, resta inteso che i boss della Formula 1 continueranno a cercare di fare pressioni sul governo per cercare un’esenzione a lungo termine. Le restrizioni sulla quarantena potrebbero anche forzare un più ampio rimpasto dei piani del calendario della stagione 2020 della Formula 1, con le sette squadre britanniche che devono provare a capire cosa fare col personale viaggiante e quando questi potrebbero tornare a casa.

L’idea che si sta esaminando è quella di superare tre o quattro weekend durante i vari Gran Premi prima che il personale possa tornare nel Regno Unito per due settimane di quarantena. Una volta completato, potranno quindi tornare nuovamente alla gara successiva.

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