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La Ferrari punta su Leclerc, lo dice Piero Ferrari

Piero Ferrari ha ammesso che secondo lui in Ferrari stanno puntando molto sul talento di Charles Leclerc

Piero Ferrari

A dicembre 2019 in casa Ferrari hanno prolungato il contratto del loro pupillo Charles Leclerc, confermando il monegasco nei colori della Rossa fino al 2024. Cinque anni di contratto utili a costruire un rapporto ben saldo, capace di costruire un team di livello che gira attorno al giovane pilota del Cavallino Rampante. È almeno questa l’idea che viene fuori da vari indizi, prolungamento di contratto compreso, ma anche recenti dichiarazione di Piero Ferrari.

Leclerc ha infatti svolto un ottimo percorso nel motorsport a tinte rosse già dall’ingresso nella Ferrari Driver Academy. Lo ha sottolineato proprio Piero Ferrari, vicepresidente del marchio: “Charles ha il DNA del grande campione. In Ferrari lo abbiamo accompagnato lungo il percorso di crescita. Ora, non ho dubbi, la Ferrari sta puntando proprio su di lui”.

Nelle parole di Ferrari anche il futuro della Formula 1

Piero Ferrari ha parlato di Leclerc durante un’intervista rilasciata a Radio Sportiva. Il vicepresidente della Ferrari ha parlato anche del futuro di questa Formula 1 intaccata dal Coronavirus. “Tutti i team nutrono forti preoccupazioni. Senza corse nessuno ha introiti quindi il mercato al momento è totalmente fermo. Spero si possa trovare presto una soluzione. Non so ovviamente prevedere il futuro, ma dal 2021 questa Formula 1 sarà un campionato diverso. Con il budget cap ci saranno delle limitazioni dal punto di vista economico. Non dobbiamo dimenticare che la Formula 1 serve a sperimentare nuove tecnologie, ma oggi i costi sono notevolmente aumentati. Si deve trovare una strada capace di connettere il corretto spettacolo con costi ridotti”.

Per Piero Ferrari la Formula 1 dovrà porsi di fronte a nuovi scenari: “i Gran Premi a porte chiuse non so se possono essere una soluzione. Chi organizza un Gran Premio non avrebbe introiti. Le gare doppie all’interno di un unico weekend potrebbero invece essere una buona soluzione. Una cosa buona c’è: aver rimandato il nuovo regolamento al 2022”.

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