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Mosley: meglio cancellare la stagione di Formula 1

L’ex Presidente FIA, Max Mosley, ha ammesso che forse è meglio cancellare la stagione di Formula 1 2020

Leclerc GP Abu Dhabi

La situazione che sta vivendo la Formula 1 è chiaramente sotto gli occhi di tutti. Si tratta di una vera e propria situazione al limite, condizionata com’è dall’emergenza Coronavirus. E forse Max Mosley non ha nemmeno tutti i torti. Il campionato ha già rinviato (o cancellato) nove Gran Premi di una stagione mai cominciata. La causa è chiaramente da ricondurre proprio all’emergenza sanitaria. Ora che il divieto di assembramenti, in Francia, è stato esteso fino a metà luglio anche il Gran Premio di Francia de Paul Ricard vacilla pericolosamente.

La certezza sulla fine di tutto manca alla Formula 1 e manca a tutto il mondo. Per questo Max Mosley ha pensato bene di ammettere che forse è meglio cancellare completamente questa stagione. In questo modo tutti usciranno dall’incertezza, compresi team e organizzatori che non sanno che pesci pigliare.

Il giudizio di Mosley

Mosley ha parlato della sua idea all’agenzia di stampa tedesca DPA, ammettendo che forse la situazione migliore è proprio quella di cancellare l’intera stagione: “così i team e gli organizzatori comincerebbero ad avere qualche certezza in più, potendo anche ipotizzare piani differenti e misure ulteriori. In questo momento tutti si trovano in un pericoloso limbo e sono tanti quelli che stanno perdendo anche molti soldi” ha ammesso Mosley “continuando ad aspettare si potrebbe peggiorare ogni cosa, senza peraltro avere la certezza di vincere qualcosa. Sembra sempre più improbabile che si possa ricominciare a luglio”.

Poi Mosley ha ammesso anche che l’idea di correre i Gran Premi a porte chiuse non rappresenta una soluzione da poter mettere in pratica perché “sarebbe un vero disastro dal punto di vista finanziario per gli organizzatori. Fino a quando non sapremo come andranno le cose con l’emergenza non sarà nemmeno possibile fare piani per questa Formula 1”.

Mosley è stato il presidente della FIA per sedici anni, fino al 2009. “Il problema della disparità tra i team non so se potrà essere risolto. Le proposte di budget sono fuori da ogni portata per un gran numero di team, soprattutto quelli più piccoli. Oggi sono troppe le deroghe alle regole”. Poi ha fornito anche un consiglio sia alla Formula 1 che alla FIA: “dovranno cogliere questa situazione e agire per ristrutturare la Formula 1. In questo modo si potranno creare basi finanziarie più solide per il prossimo futuro”. Vedremo se avrà ragione.