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Anche la Ferrari dispone del sistema Ackermann nella sua monoposto

Non solo la Mercedes ma anche la Ferrari ha un sistema Ackermann nella monoposto SF1000

Ferrari SF1000 - 3

Il sistema Ackermann sembra essere stato progettato da Mercedes F1, ma in realtà il team Brackley non è l’unico ad usarlo. Come riportato da Motorsport.com, anche la Ferrari ha un sistema simile nella SF1000. L’auto italiana non ha il doppio sistema di sterzo (DAS) che è stato introdotto nella W11 , ma ha una soluzione installata che consente di variare le ruote anteriori a seconda del raggio della curva. Ciò offre un grande vantaggio di maneggevolezza per l’auto e anche per la durata delle gomme, che subiscono meno carichi e usura.

Mattia Binotto ha sempre chiarito che la Ferrari vista nei test di Barcellona non è stata un fulmine, ma è migliorata significativamente negli ultimi giorni, facendo durare più a lungo le gomme nelle corse di simulazione. Qualcosa che non deriva solo dall’aumento del carico aerodinamico dell’SF1000. L’angolo di Ackermann, infatti, stabilisce la differenza tra la rotazione della ruota interna e quella di quella esterna. In curva, le due ruote anteriori seguono percorsi diversi: meno interno e maggiore esterno. Maggiore è l’angolo, maggiore è la differenza tra i due giri.

La Ferrari SF1000 nasconde soluzioni innovative che rendono il front-end un po’ meno tradizionale di quanto sembrasse dall’esterno. E aver scoperto il sistema Ackermann ci consente di pensare che il team Maranello sia più disposto di quanto sembrasse introdurre, a tempo debito, il proprio DAS in questa stagione. E questo perché l’introduzione del doppio sistema di sterzo implica avere una scatola dello sterzo molto più grande per avere spazio all’interno del muso della monoposto.

Se osserviamo attentamente la Ferrari SF90, possiamo concludere che ha beneficiato di una diversa impostazione nella seconda metà dell’anno, anche se è più difficile verificarlo perché questa zona è stata sempre coperta da una lamina di carbonio che ha impedito ai curiosi di vedere. Il concept è stato testato dal GP di Francia del 2019, mentre la sua piena funzionalità è stata raggiunta con l’SF100, dato che il frontale della F1 italiana per il 2020 è stato progettato sulla base di questa soluzione.

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