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Bosch riduce le sue attività produttive e amministrative in Germania

L’azienda vuole continuare a produrre componenti per farsi trovare pronta una volta che tutto passerà

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Grazie a un accordo raggiunto con tutte le organizzazioni sindacali tedesche, Bosch ha deciso che ridurrà le operazioni nelle sue sedi tedesche a partire dal 25 marzo, anche se in alcune località questo è valido già da oggi.

In questo modo, la società limiterà una buona parte delle attività produttive e amministrative per far fronte all’emergenza coronavirus. Complessivamente, questo provvedimento interesserà circa 35 siti del settore Mobility Solutions presenti in Germania e gli uffici che si occupano di funzioni aziendali.

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Bosch, il blocco interesserà complessivamente 35 siti produttivi dell’azienda tedesca

Bosch: l’azienda vuole mettere al sicuro i suoi dipendenti ma allo stesso tempo non vuole bloccare totalmente la produzione

Oltre a garantire una maggior protezione per i suoi dipendenti, Bosch vuole reagire positivamente al drastico calo della domanda di veicoli in Europa e ai tagli alla produzione che hanno attuato le varie case automobilistiche seguendo le disposizioni dei governi.

In ogni caso, l’azienda tedesca ha comunicato che le attività più importanti per il suo business e quelle strategiche per manifattura e ingegneria proseguiranno senza problemi, soprattutto perché il mercato automobilistico cinese si sta riprendendo un po’ alla volta.

Inoltre, realizzando e fornendo le componenti necessarie per la fabbricazione e la manutenzione dei veicoli commerciali, Bosch permetterà di mantenere attivo il trasporto di merci e persone in tutto il mondo.

L’accordo raggiunto dal produttore tedesco con le organizzazioni sindacali prevede anche un’opzione di partenza per consentirà alla società di soddisfare le esigenze dei suoi clienti nel settore automobilistico in modo più rapido ed ottimale una volta che il settore automotive si riprenderà.

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