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Automotoclub Storico Italiano dona 1 milione di euro per l’emergenza coronavirus

I soldi erano destinati a eventi e manifestazioni per tutelare e promuovere la nostra Italia

Automotoclub Storico Italiano donazione coronavirus

L’Automotoclub Storico Italiano (ASI) ha deciso di avviare un po’ di giorni fa una raccolta fondi per sostenere l’emergenza coronavirus presente in questo momento in Italia, con il nome di “Insieme per fermare il Covid“. Oltre a questo, la federazione ha donato di tasca propria 1 milione di euro.

Come riportato nel comunicato ufficiale, la somma messa a disposizione dall’Automotoclub Storico Italiano proviene dalla riallocazione di fondi messi a disposizione per progetti di tutela e promozione del turismo storico e del territorio nazionale nel bilancio 2020.

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Automotoclub Storico Italiano, in corso anche la raccolta fondi “Insieme per fermare il Covid”

Automotoclub Storico Italiano: l’ASI a supporto dell’emergenza sanitaria con una donazione di 1 milione di euro

Con questa somma, l’ASI avrebbe dovuto organizzare manifestazioni, eventi culturali e altre iniziative. Tuttavia, vista la grave situazione presente nel nostro Bel Paese, l’organizzazione ha deciso di impiegare questo milione di euro per fare qualcosa di più importante.

Per quanto riguarda la raccolta fondi “Insieme per fermare il Covid”, è stata lanciata dall’Automotoclub Storico Italiano il 16 marzo assieme a Benessere Italia e Anci. Tutti i soldi raccolti tramite questa iniziativa permetteranno di risolvere alcune situazioni di emergenza come ad esempio l’acquisto di respiratori.

Alberto Scuro, presidente dell’ASI, ha voluto rilasciare una dichiarazione in merito: “Tra gli obiettivi primari dell’associazionismo c’è sempre la solidarietà in questo difficile momento, ha voluto esprimere il proprio senso di responsabilità e di vicinanza alle istituzioni e alla popolazione italiana con azioni sociali attuate in sinergia con la Cabina di Regia Benessere Italia e ANCI. Abbiamo sospeso tutte le iniziative in programma nei prossimi mesi e il Consiglio Federale ha deciso di devolvere le somme ad esse destinate per contribuire in maniera significativa a questo progetto. La nostra passione ci porta a tutelare e conservare veicoli che sono testimoni della nostra storia e ci regala la sensibilità di capire quanto elevato sia il potenziale del nostro Paese: così piccolo rispetto al resto del mondo, ma ricco come nessun altro di un incredibile patrimonio culturale. Dobbiamo prendere in mano questa situazione, renderci consapevolmente conto di essere un’unica grande comunità, fare ognuno la propria parte, riscoprire l’orgoglio di essere italiani e uscire da questa situazione più consapevoli di prima delle nostre potenzialità. Invito tutti gli appassionati a dare il loro contributo, grande o piccolo che sia, daremo il segnale che anche il nostro mondo di passione è vicino al Paese in questo momento così delicato“.

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