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FCA: lo stabilimento di Jefferson si è fermato ieri mattina per preoccupazioni legate al coronavirus

Al momento non si sa ancora se qualche dipendente della fabbrica è risultato positivo al COVID-19

FCA stabilimento Jefferson

I dipendenti dello stabilimento FCA di Jefferson (a Detroit) hanno smesso di lavorare ieri mattina a metà turno per circa 90 minuti per via di alcune preoccupazioni legate alla diffusione del coronavirus, secondo alcune fonti confermate da Free Press.

La produzione presso la fabbrica è stata messa in difficoltà per via di alcune situazioni particolari che si sono svolte negli impianti di produzione statunitensi. Alcuni lavoratori sono stati costretti a recarsi fisicamente sul posto di lavoro mentre ad altri è stata data la possibilità di lavorare da remoto.

FCA stabilimento Jefferson
FCA, un lavoratore dello stabilimento Jefferson si sarebbe sentito male sulla linea di produzione

FCA: i dipendenti del Jefferson Assembly Plant hanno smesso di lavorare diverse volte ieri mattina

Un operaio di FCA ha dichiarato che la produzione è diminuita verso le 09:00. Nessuno più lavorava. Egli ha continuato dicendo che alcuni dipendenti si urlavano l’uno contro l’altro come segno di paura. I funzionari dello United Auto Workers (UAW) si sono incontrati con alcuni dirigenti delle risorse umane per cercare di capire cosa fare.

La stessa persona ha affermato che stavano aspettando la conferma per sapere se chiudere o meno la fabbrica in quanto non funzionava da un’ora e mezza. Intorno alle 10:30 le operazioni sono riprese ma più tardi si sono fermate nuovamente.

Al momento, nessuno ha rivelato se un dipendente del Jefferson North Assembly Plant è risultato positivo o meno al coronavirus. FCA ha annunciato fino ad ora soltanto i casi noti dei tre stabilimenti presenti a Detroit, oltre a un caso nella fabbrica del Michigan e un altro in quella dell’Indiana.

Una fonte vicina allo United Auto Workers ha dichiarato che il sindacato ha riferito di un dipendente dello stabilimento di Jefferson che era malato e vomitava sulla linea di produzione. Gli addetti alla manutenzione non hanno voluto ripulire in quanto erano spaventati. Tutto questo, secondo la fonte, avrebbe portato al blocco della produzione.

Jodi Tinson, portavoce di Fiat Chrysler Automobiles, non ha risposto ancora alle molteplici richieste di rivelare maggiori informazioni riguardo l’interruzione delle operazioni nella fabbrica di Jefferson, se qualcuno ha contratto il coronavirus o se è stato messo in quarantena in caso di esito positivo.

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