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Formula 1 e Coronavirus: ecco la situazione attuale

La situazione, all’indomani dell’annullamento del GP di Australia, è sicuramente molto particolare in Formula 1. Ecco cosa succede

GP Melbourne 2020

La lunga pausa che attende la Formula 1 a seguito dell’emergenza Coronavirus che ha cancellato già diversi Gran Premi rappresenta un fatto assai unico nella storia della massima serie. Nella negatività estrema del momento il dato positivo dice che i tre mesi che probabilmente intercorreranno da qui all’avvio vero del Campionato Mondiale di Formula 1 potranno tornare utili per stravolgere le monoposto. Difficilmente le vetture che abbiamo intravisto a Melbourne saranno le medesime che effettivamente vedremo poi a Baku, per esempio.

L’occasione fornita dal regolamento

Il regolamento fornisce una valida occasione a muoversi tranquillamente. Lo sviluppo aerodinamico rimane infatti consentito (a meno di clamorosi dietrofront da considerare in una situazione unica nel suo genere), una valida occasione per risolvere eventuali problematiche che potrebbero essere emerse a Barcellona all’indomani dei test pre stagionali. È probabile che verranno messe in atto evidenti variazioni soprattutto a livello aerodinamico, utili a sconvolgere totalmente le attuali monoposto.

Leclerc 2020

Se le ammissioni di Mattia Binotto erano vere, la Ferrari potrebbe beneficiare di questa lunga pausa per applicare qualcosa di positivo alla SF1000. Ma approfondiremo la questione ancora meglio più sotto. L’occasione utile e ricercare una concreta competitività potrebbe essere davvero ghiotta per tanti. Non per tutti. Si pensi per esempio a una Racing Point che partiva con i favori del pronostico, ma che potrebbe ora vedersi tagliata fuori dalla lotta delle prime posizioni. In definitiva, la monoposto rosa poteva contare su un avvio di campionato col botto se davvero i valori in campo erano quelli visti al Montmelò.

I piani però risulteranno sconvolti per tutto lo schieramento. Addio alla pausa estiva e probabili Gran Premi uno dietro l’altro. Ma bisogna pure adattarsi. Analisi dei dati e sviluppo, in quella fase, saranno attività non proprio semplici da mettere in pratica.

Come si ragionerà sulle power unit?

Il discorso power unit è invece un po’ più particolare. Da subito sono state avanzate domande relative all’omologazione e quindi su quelle che saranno le unità effettivamente disponibili per la particolare stagione da avviare in estate. Il fatto che si prospetta un Campionato deficitario di alcuni appuntamenti, che dal punto di vista delle power unit significa poter sperimentare eventualmente soluzioni più esasperate visto che una power unit potrebbe anche disputare circa un Gran Premio in meno di quelli previsti all’inizio.

Ferrari Power Unit

Si potrà infatti fare a meno dell’unità inizialmente destinata al Gran Premio di Australia. Lo dice il regolamento al punto 23.3 comma a e comma b. Quindi la strada appare spianata anche per quello che riguarda le power unit che in questo periodo potranno divenire oggetto di test interessanti e modifiche che potrebbero intervenire in termini di affidabilità e prestazioni. Un buon compromesso per Mercedes che tornava da Barcellona col punto interrogativo proprio in merito all’affidabilità. Stesso identico discorso vale anche per il cambio. Se quindi stavamo aspettando il Gran Premio di Melbourne per comprendere il vero potenziale di queste nuove monoposto, bisognerà mettersi l’anima in pace e aspettare ancora. Capiremo poi se lo sviluppo al chiuso potrà fornire risultati distinguibili ad occhio nudo.

Il Mondiale potrebbe chiudere le porte nel 2021

L’annullamento del Gran Premio di Australia ha quindi segnato questo avvio di stagione. Se così come pare le ostilità cominceranno da Baku, in programma il prossimo 7 giugno, in totale i Gran Premi messi da parte saranno in tutto sette. Australia e Cina compresi, chiaramente. Recuperarle tutte sembra un’ipotesi quasi impossibile ma se le cose dovessero prendere la giusta piega magari non è detto. Recuperando alcuni Gran Premi all’interno dello spazio che una vola veniva destinato alla pausa estiva, la cosa sarebbe fattibile ma non è semplice.

Sarebbe più semplice pensare ad un’ipotesi che coinvolga le sole trasferte europee, più semplici da organizzare per tutti, ma non le altre. Imporre un Gran Premio dall’altra parte dell’Oceano, da svolgersi ad esempio tra due date europee, sarebbe assolutamente complicato per chiunque. C’è già l’idea che il campionato possa concludersi nel 2021, dando avvio ad un Mondiale da spalmarsi addirittura in due anni come fanno già da qualche tempo in Formula E, per fare un esempio. Se questa ipotesi divenisse realtà, il cambiamento regolamentare previsto per il 2021 slitterebbe di un anno.

Sono 1800 gli pneumatici Pirelli persi

Ma l’annullamento del Gran Premio di Melbourne, in Australia, ha provocato un problema non da poco per Pirelli. Gettare via le gomme inutilizzate dopo alcuni Gran Premi non è una novità per Pirelli: spesso ad esempio vengono smaltite oltre 500 gomme da bagnato se non ce n’è bisogno, ma l’annullamento del Gran Premio di Australia ha lasciato molto più stock del solito da smaltire.

In ogni caso le gomme inutilizzate a Melbourne verranno utilizzate per nuovi scopi, dopo essere state inviate nel Regno Unito per essere usate come carburante. Gli pneumatici non possono infatti essere utilizzati per altri eventi.

“Schiacciamo le gomme per farle entrare in un minor numero di container e le rimandiamo nel Regno Unito dove le ricicliamo in una fabbrica apposita vicino a Didcot”, ha dichiarato il capo del settore automobilistico Pirelli Mario Isola a Motorsport.com, “li bruciamo ad alta temperatura e creiamo energia, ma non inquinamento. Stiamo studiando molti modi possibili per riciclare gli pneumatici da Formula 1, ma al momento questo è il modo in cui li ricicliamo dopo tutte le nostre analisi”.

Pirelli Formula 1 2019

Difatti una volta che gli pneumatici vengono montati sui cerchioni, non possono essere riutilizzati a causa di possibili danni prodotti quando vengono rimossi. Sono 1800 i set di pneumatici non montati già consegnati in Bahrein e Vietnam, le due nazioni dovevano ospitare rispettivamente il secondo e il terzo round della stagione, ma anche se quegli eventi sono stati posticipati, Pirelli lascerà lì le gomme da utilizzare venissero riprogrammate. “Le gomme per Bahrain e Vietnam sono già lì, ma non è un problema. Usiamo il trasporto via mare per la maggior parte dei pneumatici e sono in container a controllo termico”, ha aggiunto Isola “è come averli in un magazzino, non fa alcuna differenza. Se ci sono cambiamenti nel calendario, possiamo utilizzarli tranquillamente. L’unico problema è per le gomme già montate. Al momento il limite è che quando strappiamo una gomma dal cerchio, diamo uno stress al tallone, e quindi ovviamente non siamo fiduciosi nel rimontare di nuovo la gomma, a causa del livello di forze che agiscono su queste gomme che è enorme. Quindi non vogliamo correre alcun rischio. Per gli eventi europei possiamo trasferirli, perché se non li utilizziamo li teniamo montati e carichiamo i nostri camion con pneumatici e cerchioni. In futuro, e considerando che avremo un unico fornitore e un design standard per i cerchioni, cercheremo di lavorare insieme per trovare un modo per montare e le gomme e riutilizzarle. Ma dobbiamo assicurarci di non correre alcun rischio” ha concluso Mario Isola.

Gran Premio di Zandvoort in attesa

Già venerdì si era saputo che il Campionato Mondiale di Formula 1 non comincerà prima del prossimo maggio. Ma da quello che sappiamo si tratta di una data fortemente conservativa. In Olanda sono quindi in attesa, anche perché il locale governo ha già rimandato tutti gli eventi che possiedono aggregamenti di persone superiori alle 100 unità fino al prossimo 31 marzo. Data che include i primi due giorni destinati al Gran Premio di Zandvoort.

Parabolica a Zandvoort
La nuova parabolica a Zandvoort

C’è la necessità di trovare spazio utile per la migliore opzione in cui realizzare il rientrante Gran Premio di Zandvoort. Tuttavia Jan Lammers, che è il direttore sportivo del Gran Premio di Zandvoort, ha fatto già sapere di non aver “ricevuto, al momento, annunci ufficiali. La FIA e la Formula 1 non ci hanno detto che il nostro Gran Premio è stato cancellato. Come messaggio ufficiale abbiamo attualmente soltanto una sospensione. Nessuno dovrà sorprendersi se il Gran Premio di Olanda sarà spostato più avanti, ma in questo momento non possiamo parlare di questa ipotesi. Attendiamo le decisioni di FIA e Formula 1 prima di diffondere altri comunicati”.

Lo stesso Lammers ha poi voluto sottolineare che al momento i problemi principali sono altri, cioè quelli legati alla salute delle persone e quindi al Coronavirus. “Con queste circostanze bisogna chiedersi se è il caso di esporre i tifosi ad una situazione come quella attuale. Per noi la salute di tutti è la cosa da privilegiare. Al momento la priorità è la salute di tutte le persone del mondo” ha aggiunto Lammers, “in questo momento non ho ricevuto alcun messaggio formale. Per i tifosi posso dire che comunque chi possiede già un biglietto, questo rimarrà valido per ogni eventuale riprogrammazione.

La SF1000 sarà sicuramente rivista

L’incertezza sul riavvio della stagione induce a pensare che la situazione in Ferrari sarà presa nel verso giusto. La SF1000 destinata a Melbourne sarà opportunamente rivista nell’attesa dell’appuntamento di Baku. Questo è poco ma sicuro. Tutti infatti stanno rientrando nelle loro sedi, gli uomini Ferrari tornano a Maranello privi di certezze. Non hanno potuto verificare l’efficacia della monoposto in pista, quindi non hanno potuto comprenderne il reale valore. Loro come tutti gli altri. Ma la lunga pausa forzata a cui saranno sottoposti tutti i team potrebbe rivelarsi un effettivo vantaggio per il Cavallino.

Sebastian Vettel _ 5

Non sapremo più quali erano le reali forze in campo perché a Baku gli equilibri saranno differenti, un’altra volta. Se i problemi sulla Rossa erano reali, ora a Maranello hanno a disposizione tutto il tempo che speravano per ottimizzare parametri e metodologie. Sicuramente a Baku vedremo una monoposto che non avrà più nulla a che fare con la SF1000 portata a Melbourne. La calma per approntare soluzioni efficaci sarà l’elemento portante di questo falso avvio di campionato. La volontà di lottare con Mercedes e Red Bull, l’imperativo da tenere in considerazione. Gli sviluppi maggiori si concentreranno sicuramente a livello aerodinamico. Il lavoro da sostenere a porte chiuse è quello in galleria del vento e quello destinato alla simulazione numerica. Ma qualcosa di buono potrebbe giungere anche dalla power unit.

Se le cose andranno per le lunghe bisognerà capire come procedere per il 2021 o se sarà meglio concentrarsi al futuro del cambiamento normativo. La situazione di emergenza sanitaria impone nuove modalità, uniche per certi versi, mai provate da nessuno.

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