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È ufficiale: la Formula 1 mette da parte Bahrain e Vietnam

La Formula 1 si ferma anche in Bahrain e Vietnam per l’emergenza Coronavirus. A rischio anche altri Gran Premi successivi

GP Bahrain

Se ne parlava già dalle prime ore di stamattina, ma ora l’ufficialità è arrivata. Dopo che il Gran Premio di Australia è ormai stato annullato, la Formula 1 ha confermato che non si correrà nemmeno in Bahrain e in Vietnam. I due eventi sono quindi rinviati a data da destinarsi. Difatti attualmente non si conosce una data reale sulla collocazione temporale dei due Gran Premi rinviati. Nel frattempo Liberty Media ha fatto sapere che la situazione continua ad essere costantemente monitorata in modo da prendere una decisione per tempo nella speranza di “individuare potenziali date alternative per ciascuno dei due Gran Premi nel corso dell’anno. Qualora la situazione dovesse migliorare”.

Chase Carey, CEO di Liberty Media, ha infatti ammesso che la situazione “in merito al Coronavirus è molto difficile da prevedere a livello mondiale. Quindi è giusto prendersi il tempo che serve per valutare ogni cosa prima di prendere ulteriori decisioni. Abbiamo preso questa decisione in accordo con la FIA e con i singoli promoter. La salute degli uomini della Formula 1 e dei tifosi è fondamentale”.

A rischio anche Zandvoort

Con l’ufficialità della cancellazione relativa ai primi tre appuntamenti del nuovo Campionato Mondiale di Formula 1, tecnicamente il Mondiale dovrebbe partire dall’appuntamento olandese di Zandvoort già in programma ad inizio maggio. Ma anche in quel caso non c’è certezza “il forte aumento dei casi registrati di Coronavirus in tutta Europa in questi giorni prevede che anche il calendario possa essere rivisto”.

Già stamattina Motorsport.com riportava un’indiscrezione. Sembra che l’avvio del Campionato possa essere spostato addirittura al Gran Premio di Baku in programma il prossimo 7 giugno. In questo modo tutti, addetti ai lavori e tifosi, potranno avere un quadro più chiaro sulla situazione mondiale del Coronavirus. In questo modo salterebbero i Gran Premi di Spagna e di Montecarlo. I tre mesi che intercorrerebbero dalla data citata potrebbero servire a FIA e Liberty Media per sperare in una tendenza in netto miglioramento. In questo modo si potrebbe persino sfruttare un calendario privato della consueta pausa estiva, utile a recuperare anche il Gran Premio di Olanda.

GP Bahrain 1

Questa la dichiarazione di Jean Todt, presidente della FIA: “Crediamo che la decisione di rinviare il Gran Premio del Bahrain e quello del Vietnam, presa di comune accordo con la Formula 1, Bahrain Motor Federation e Automobile Association vietnamita, sia la scelta più corretta in questo momento. L’unica possibilità viste le informazioni che abbiamo in questo momento”. Poi Jean Todt ha aggiunto, “ci affidiamo al contributo e alla consulenza dell’OMS e dei governi. Lavoriamo a stretto contatto con loro per salvaguardare i tifosi e tutta la comunità mondiale del motorsport”.

La posticipazione del Bahrain dovuta all’espandersi dell’emergenza

C’è da dire che il Gran Premio del Bahrain, inizialmente in programma il 22 marzo, aveva già annunciato che si sarebbe corso a porte chiuse. Salman Bin Isa Al Khalif, che è il responsabile del tracciato del Bahrain, ha ammesso che “la discussione con FIA e Formula 1 è stata costante nelle ultime settimane, visto che la situazione relativa al Coronavirus si è di molto evoluta in ogni parte del mondo. Per noi la decisione di rinviare il Gran Premio è stata la scelta più giusta da fare, la priorità sulla salute di tutti è massima. Speriamo di poter accogliere il ritorno della Formula 1 entro la fine di quest’anno, quando sarà giusto poterlo fare in sicurezza”.

In ogni caso già un mese fa a seguito dell’emergenza Coronavirus veniva posticipato il Gran Premio della Cina. Il rinvio del Gran Premio del Bahrain esclude anche la possibilità di correre a Formula 2 e Formula 3 che avrebbero dovuto cominciare il campionato proprio durante quel fine settimana.

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