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Fca Melfi, Spera: “Promesse mantenute. Ora tocca alle istituzioni”

Il segretario di Ugl Metalmeccanici accoglie favorevolmente i piani dello stabilimento produttivo. Ma invita la politica a impegnarsi altrettanto

Fca Melfi

Nell’ambito dell’incontro organizzato presso la sede UGL di Melfi, davanti ai dirigenti e ai quadri dell’associazione lucana, il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera appoggia Fca. Manifestati in reiterate circostanze dubbi sulla politica intrapresa dal gruppo italo americano, con particolare riferimento allo stabilimento produttivo, Spera approva stavolta i piani concordati.

Alle promesse fatte in passato la Casa ha dato pienamente seguito. Ecco perché c’è la sensazione che il futuro sia roseo nella prospettiva del personale, apparentemente in bilico tempo addietro. Sono soddisfatti in merito al nuovo corso Fiat Chrysler Automobiles in merito al periodo dal 2018 al 2022 riguardante ogni impianto italiano.

Fca Melfi: in linea con la tabella di marcia

Il programma di sviluppo, produzione, elettrificazione e nuove uscite, è perfettamente in linea, rispettando appieno gli obiettivi prestabiliti. Il primo passo spetta alla Maserati, i cui modelli usciranno dalle fabbriche di Mirafiori, complessivamente stimate in 800 milioni di euro dove parte costruzione delle vetture elettriche con Gran Turismo e Gran Cabrio. Un momento fondamentale nel settore automobilistico in conformità a quanto proclamato dal Chief Executive Officer Pietro Gorlier nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali organizzato a Torino due mesi fa.

Ecco perché un tale investimento va tenuto in alta considerazione, presupponendo, come organizzazione sindacali, di essere in concomitanza con gli impegni presi per gli impianti e dunque a vantaggio del personale. A detta dell’Ugl i provvedimenti attuati rappresentano un valore aggiunto per l’Italia intera, poiché il piano va a toccare vari importanti siti industriali dislocati nel nostro Paese, tra cui il polo industriale Fca Melfi. Come detto, l’impianto gode della priorità, ma non è l’unico di interesse per il sindacato, convinto a reclamare maggiore spazio e opportunità in ottica nazionale.

Bene dunque stanno facendo gli alti dirigenti a rispettare gli accordi precedentemente raggiunti. La salute dell’Italia intera ne trarrà giovamento, tante famiglie manterranno e/o troveranno occupazione. Quanto è necessario, insomma, a creare un circolo virtuoso, nel quale tutti gli attori chiamati in causa godranno di benefici da qui in avanti.

Appello al Governo e agli enti locali

Il segretario ha inoltre spiegato che ad oggi sia il Governo sia la governance lucana devono sostenere tale politica di rilancio. Mentre Fca sta già dando dimostrazione di aver preso sul serio la parola precedentemente data, manca ancora il fondamentale apporto degli enti amministrativi. Finora la sensazione è di un generale disinteresse nei confronti di una situazione verso cui restare inermi equivale ad arrecare gravi danni. In gioco migliaia di lavoratori, i quali potrebbero abbandonare i ricorsi di qualunque sorta di ammortizzatori sociali, abbondantemente sopportati dai metalmeccanici melfitani.

Non ultimo in ordine di priorità, l’Ugl sollecita la classe politica, in quanto agli investimenti contenuti nell’illustrazione del programma Fca sta dal canto suo dando puntualmente seguito. L’ennesima prova a suo dire che mentre Fca porta avanti il piano industriale, con l’imminente via libera alla costruzione della Compass a Melfi, il potere esecutivo cincischi, maggiormente votato su questioni di minor rilevanza. È quanto mai fondamentale porre in essere una politica industriale in piena regola, studiata accuratamente, onde evitare di peggiorare ulteriormente uno scenario già alquanto precario.

Senza la partecipazione attiva delle autorità centrali non sarà possibile promuovere un efficace sviluppo industriale verso l’ibrido e l’elettrificazione che li dovrà vedere con un tesoretto di risorse economiche pubbliche da investire sulle reti e infrastrutture.

Non se ne scappa: per ridare slancio ai siti produttivi, avere un futuro e far decollare nuovamente il settore automotive Fiat Chrysler, è essenziale il supporto del Governo. Fca ha il compito di progettare, realizzare e gettare le fondamenta per un futuro industriale occupazionale, la politica coadiuva, una sorta di partner che segue passo passo le manovre. In special modo nel meridione occorre per l’Ugl sveltire le pratiche.

Jeep Compass e Renegade ibrida in uscita

Al dibattito il segretario dell’Unione territoriale del lavoro di Potenza, Giuseppe Palumbo ha tranquillizzato sulla presenza della sigla per apportare un contributo effettivo a Fca Melfi. Negli ultimi tempi sono sorte grosse preoccupazioni tra i dipendenti per il perenne ricorso agli ammortizzatori sociali nel centro lucano dato il calo produttivo, nonostante derivi dalla flessione delle vendite a livello globale delle macchine fabbricate in Italia.

Proprio per tale ragione restano in attesa di conoscere il futuro dello stabilimento e soprattutto quando sarebbero partite le novità comunicate da Fiat Chrysler con l’ultimo piano industriale. La loro attenzione – ha concluso Palumbo – è adesso focalizzati su Melfi, a cui sono stati assegnati la Jeep Compass e una nuova Renegade brida. I dipendenti e il territorio sapranno adesso affrontare la sfida, determinati a ricondurre la Basilicata al top della qualità e della produzione in tutto il mondo.

Calo nelle vendite

Le vendite sono calate nel mese di gennaio del 6,7 per cento; inferiore rispetto al meno 7,4 per cento che si è abbattuto sull’intero comparto automotive europeo, con l’immatricolazione di 1.135.116 unità. In lieve aumento la quota di Fca, pari al 6,7 per cento a fronte del 6,6 per cento di gennaio del gennaio 2019. Con più 47.200 registrazioni, il marchio Fiat conquista una quota del 4,2 per cento a gennaio; in rialzo dello 0,3 per cento rapportata a quella di 12 mesi prima. Degna di nota la crescita del brand nei nostri confini, dove nel mese le vendite sono aumentate del 5,6 per cento.

Del segmento A confermano la leadership assoluta Panda e 500. Nel mese Alfa Romeo ha immatricolato 3.400 vetture per una quota dello 0,3 per cento. Tra i modelli, Stelvio è tra le più vendute in Italia della sua categoria. Sono 10.800 le Jeep registrate a gennaio; numeri importanti per la Renegade con una quota del 4,2 nel suo segmento con quasi 5.600 immatricolazioni.

Infine la Lancia ha chiuso il mese di gennaio 2020 meglio rispetto alla media del mercato, con 6.250 immatricolazioni per una quota dello 0,6 per cento. La Ypsilon, unico modello oggi commercializzato della gamma, è tra le vetture più vendute in Italia, al secondo posto assoluto. E conferma la leadership del segmento B con una quota del 17,2 per cento.

I piani di Fca Melfi

Il periodo attraversato è di importanza capitale per le strategie di Fca Melfi, e di conseguenza per l’economia territoriale. In queste settimane ci saranno importanti annunci su Fca Melfi, infatti, come sopra richiamato, il mese di febbraio sancirà l’avvio della fabbricazione della nuova Jeep Compass. Il via libera sarebbe previsto intorno a metà mese. L’annuncio deve ancora arrivare, ma ogni giorno può essere quello buono per dare il via.

Inoltre, gli operai potrebbero presto ricevere un’altra comunicazione importante. Secondo voci di corridoio, i dirigenti starebbero ricalcolando il premio annuale di efficienza da erogare ai lavoratori a febbraio. Si tratta di un riconoscimento concesso dall’azienda alle maestranze per la qualità del prodotto e l’efficienza del sistema organizzativo. Una cifra oscillante in base al quoziente di “efficienza” e che in alcuni casi potrebbe arrivare a soglia compresa tra i 1.300 e i 1.400 euro.

Nel mese di febbraio gli operai di Fca Melfi percepiranno, in aggiunta, il secondo incremento sulla busta paga, pari a circa 33 euro. Tra qualche giorno – spiegava Gerardo Evangelista, segretario generale della Fim-Cisl, nel corso di un’assemblea con i lavoratori – verrà avviato il nuovo modello della Jeep Compass. Stavano giusto attendendo l’ufficialità.

I primi effetti positivi – sottolineava il sindacalista – si vedevano nella riduzione del ricorso al contratto di solidarietà, utilizzato appena due giorni alla settimana a febbraio in maniera collettiva, il sabato e la domenica. Una nota positiva dalla prospettiva dei lavoratori. E la situazione migliorerà ulteriormente in futuro. A inorgoglire poi il fatto che esclusivamente presso l’impianto di Fca Melfi verranno prodotte le Compass e Renegade ibride Plug-In.

Stop ai lavoratori

Pochi giorni prima, lo ricordiamo, Fiat Chrysler aveva notificato all’esecutivo di stabilimento gli ulteriori stop lavorativi per un ammontare complessivo di 20 punti per quanto concerne il mese di febbraio. Una statistica in netto decremento rapportata agli ultimi mesi del 2019. Il calendario degli stop di febbraio – aveva puntualizzato Marco Lomio, segretario regionale della Uilm – beneficia della riduzione degli stop produttivi e pertanto dell’impiego dell’ammortizzatore sociale.

Da questo mese di febbraio si concretizzerà la risalita grazie alla Jeep Compass. Il suv, con la Fiat 500X e la Jeep Renegade, permetterà un’uscita graduale dagli ammortizzatori sociali. Tutto quanto va considerato un segnale positivo dai diversi portatori di interesse.

Infine, il segretario della Fimsic lucana, Pasquale Capocasale, aveva preannunciato che le cose per lo stabilimento sarebbero sensibilmente migliorate e per i lavoratori sarebbero diminuiti i sacrifici, sostenuti nel recente periodo. I sindacati, ovviamente, invitavano a tenere la guardia alta in questa fase così delicata.

In particolare preannunciavano di riporre notevole attenzione le organizzazioni solitamente più critiche, come la Fiom-Csil, che, proprio in relazione al lancio imminente della nuova Compass, si era augurata in tempi non sospetti un minor ricorso agli ammortizzatori sociali.

Il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera crede che Fca abbia imboccato la direzione giusta. Per dare piena efficacia ai provvedimenti intrapresi servirà però secondo lui il pieno appoggio del Governo e degli enti amministrativi locali.

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