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Blocchi auto anti-smog: automobilisti da indennizzare

Lo sostiene l’ACI Milano: se un Comune stoppa alcune vetture, i proprietari hanno diritto a essere risarciti

Il ragionamento dell’ACI Milano non fa una piega. La base di partenza del presidente Geronimo La Russa è un blocco del traffico in funzione anti-smog. Magari una limitazione alla circolazione che stoppa sempre un certo tipo di vettura. In genere una vecchia diesel.

Il proprietario di quell’auto, però, paga la Rca per 365 giorni, le polizze accessorie facoltative per tutto l’anno, il bollo auto annuale alla Regione. In precedenza, ha pagato alla Provincia una pesantissima tassa, l’IPT, la tremenda Imposta Provinciale di Trascrizione. Insomma, il guidatore paga ma non gode per quel che ha pagato. Allora, per i blocchi auto anti-smog, andrebbe indennizzato.

Blocchi auto anti-smog: un forfait

La controproposta naturale che andrebbe presentata all’amministrazione di Milano sarebbe quella di pensare a un rimborso forfettario.

Per La Russa, i soldi andrebbero a tutti i possessori di un’auto. Obiettivo: rimediare all’impedimento dell’utilizzo della stessa che qualche si sta ipotizzando di applicare a raffica da qui ai prossimi mesi con il sostegno di chi governa la città. Quindi, un forfait. L’ACI Milano dice che non si può demonizzare sempre e comunque l’auto e l’automobilista.

La stessa ACI è a disposizione delle istituzioni, partendo da Comune e Regione, per tracciare, tutti insieme, un nuovo percorso: azioni mirate e concrete nel medio e lungo periodo.

Un nostro esempio di indennizzo da blocco anti-smog

ClubAlfa.it ha voluto rendere concreta l’idea ACI. Se io, automobilista, pago 1.000 euro l’anno e circolo 365 giorni, non ho diritto a essere indennizzato. Se pago 1.000 euro l’anno e circolo solo per metà anno, ho invece diritto a essere rimborsato in proporzione. Ossia 500 euro. Ecco: o il Comune o la Regione che hanno imposto l’obbligo di stop, mi devono 500 euro.

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