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Leclerc e l’emozione di essere pilota Ferrari

Charles durante l’intervento a Che Tempo Che Fa ha parlato dell’emozione che prova ad essere un pilota Ferrari

Leclerc

Il primo anno di Charles Leclerc con la Scuderia Ferrari è stato sicuramente molto interessante. Una progressione che è andata sicuramente oltre le aspettative. Si tratta poi del primo giovane proveniente dalla Ferrari Driver Academy che approda nel team, e vince anche. Proprio Leclerc ha realizzato la prima vittoria a Monza della Ferrari dopo un’astinenza che durava dal 2010. È chiaro che Leclerc si candida ad essere uno dei più seri protagonisti dei prossimi mondiali di Formula 1, senza escludere quello che il 15 marzo partirà da Melbourne.

Anche Leclerc, come Mattia Binotto e Sebastian Vettel, è stato ospite ieri sera di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa.

Battute e tranquillità

Anche Leclerc ha mantenuto il clima scherzoso che si è venuto a creare in studio. Quando ha saputo che il sedile di Vettel sulla nuova SF1000 sarà rosso ha detto che essendo nero il suo, “ora lo chiedo rosso anche io”. In studio la Ferrari ha portato anche un volante e proprio concentrandosi su questo fondamentale elemento della monoposto Leclerc ha detto che si tratta di un elemento “abbastanza complesso. Lo utilizziamo seguendo diverse funzionalità. Lo trovo molto importante in qualifica quando possiamo adattare il set up, e quindi il comportamento della monoposto, allo stile di guida”.

Poi è tornato sull’ormai noto lancio col paracadute. “Non ho detto niente al team, anche perché se le cose fossero andate male non li avrei più visti e non potevano arrabbiarsi con me. L’ho fatto una sola volta, ma adesso basta”.

La fortuna di crescere a Montecarlo

Il monegasco è cresciuto proprio all’interno delle strade che caratterizzano il Gran Premio di Montecarlo di Formula 1. Quindi ha analizzato alcuni aspetti legati proprio a questo suo essere stato sempre molto vicino al tracciato monegasco. “La fermata dell’autobus che prendevo insisteva proprio sul rettilineo di partenza. È chiaro che conoscevo bene la prima curva, anche se attraversarla a 50 km/h con l’autobus non è lo stesso che farlo a 300 km/h con le Formula 1. La mia passione per le corse è nata proprio a Monaco”.

Leclerc, Binotto e Vettel

Charles Leclerc ha quindi ammesso di possedere anche lui una Ferrari “che però uso molto poco”. Quindi ha anche puntualizzato sul fatto di emozionarsi spesso pensando di essere un pilota Ferrari. “Non è facile provare a spiegare cosa si prova in Ferrari. C’è tantissima emozione. Ricorderò sempre i primi giri che ho fatto in Ferrari a Fiorano. Da piccolo quando assistevo al Gran Premio di Montecarlo cercavo sempre le Ferrari. Non lo so perché, ma è sempre andata così. Ogni volta che mi guardo e so di essere un pilota Ferrari mi sento fiero. È un’emozione straordinaria. Il mio idolo è Ayrton Senna, ma anche Sebastian!”.

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