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Dieselgate: L’Europa vuole aumentare i limiti delle emissioni per salvare Volkswagen ed altri costruttori

Dopo il caso Dieselgate, l’immagine del gruppo Volkswagen, reo confesso di aver truccato i risultati dei test sulle emissioni in atmosfera dei suoi motori diesel, è stata fortemente minata negli Stati Uniti mentre in Europa, grazie anche al controllo delle istituzioni tedesche, è ancora sotto controllo. In ogni caso, l’intero mondo delle quattro ruote deve oggi affrontare il giudizio mediatico ed il dubbio di molti clienti in merito all’effettiva correttezza dei test sulle emissioni delle auto oggi in commercio, in particolare per quanto riguarda i veicoli già prodotti con omologazione Euro 6.

Ad aiutare il mercato dell’auto ed, in particolare, il gruppo Volkswagen ed i suoi motori diesel potrebbe, a sorpresa, intervenire la stessa Unione Europea. Il parlamento europeo, infatti, il prossimo 10 di febbraio sarà chiamato a votare in merito ad una particolare proposta del Comitato tecnico per i veicoli a motore che punta, di fatto, a raddoppiare i limiti sulle emissioni di gas nocivi, in particolare ossidi di azoto, in atmosfera con l’obiettivo di poter commercializzare senza problemi le vetture dotate di motori Euro 6 già prodotte che non rispettano i parametri fissati dall’attuale normativa, probabilmente troppo restrittiva, secondo qualche esperto di Strasburgo, per essere rispettata dai produttori di auto.

A beneficiare, in modo notevole, dell’eventuale approvazione di questa proposta sarà proprio il gruppo Volkswagen che, negli USA, si trova costretto a pagare una multa salatissima a causa del Dieselgate e, paradossalmente, in Europa potrebbe tranquillamente vendere i motori non accettati oltreoceano. In ogni caso, un incremento dei limiti nelle emissioni in atmosfera aiuterebbe tutto il mercato dell’auto che potrebbe ridurre drasticamente gli investimenti nello sviluppo di soluzioni meno inquinanti pur di rientrare nelle norme europee. La proposta del comitato tecnico prevede l’innalzamento dei limiti delle emissioni del 110% sino al 31 dicembre 2018. Successivamente l’attuale limite, fissato in 80 milligrammi di NOx al chilometro, verrebbe innalzato “appena” del 50%.

L’area di centro-destra del Parlamento Europeo, quindi il Partito Popolare Europeo, sostanzialmente il partito della Merkel e del governo tedesco, ha già confermato il totale appoggio a questa proposta che viene accettata per la volontà di “coniugare l’ecologia con l’economia”. A causa del Dieselgate di Volkswagen, infatti, appare chiaro che i test di laboratorio non sono attendibili ed i nuovi test vengono quindi svolti in strada fornendo, quindi, misurazioni ben più realistiche. Questo fattore potrebbe creare un serio problema a diverse aziende, non solo a Volkswagen, e la soluzione di parte delle istituzioni europee è, sostanzialmente, quella di fregarsene delle norme attuali e permettere ai costruttori di continuare a vendere le proprie vetture con i motori attualmente in produzione.  Nel corso delle prossime settimane, avremo un’idea più chiara in merito alle scelte che l’Europa ha intenzione di intraprendere per risolvere il problemi legati all’inquinamento delle auto.

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