Gigafactory Tesla in Germania, passo avanti. Il progetto della Casa californiana di costruire la sua prima fabbrica nel Vecchio Continente prende corpo. Di recente, la polizia tedesca ha disinnescato sette bombe della seconda guerra mondiale: erano lì dove nascerà la Gigafactory. Ma ora c’è la battaglia degli ambientalisti tedeschi contro Tesla. Con replica di Elon Musk.
Il piano prevede l’avvio dei lavori di costruzione a metà 2020 e l’avvio delle attività di assemblaggio a luglio 2021. Con 4 miliardi di euro di investimento. E con capacità produttiva di 150.000 auto l’anno, per poi salire a 750.000. Necessari 7.000 addetti. Ma gli ambientalisti hanno organizzato manifestazioni di protesta. Motivo: la deforestazione di 150 ettari di bosco per fare la Gigafactory, dicono, produrrà danni alla fauna selvatica e al bosco naturale. E le attività produttive sporcheranno le falde acquifere, anche per l’utilizzo di 300 metri cubi di acqua all’ora.
Musk risponde ai “verdi” sui social
Pronta la risposta di Musk, via Twitter.
- Per l’utilizzo di circa 300 metri cubi di acqua all’ora, un consumo idrico così alto viene raggiunto solo nelle ore di punta, e di sera.
- L’area boschiva non è un bosco naturale. È stato piantato per la produzione di cartone. A ogni buon conto, solo una piccola parte verrà utilizzata.
- Tesla si è impegnata a piantare in altro luogo tre alberi per ogni pianta tagliata.
Dagli analisti… nessuna previsione su Tesla in Europa
Gli analisti, i cosiddetti esperti, non si pronunciano su Tesla in Europa. Sono rimasti gravemente scottati: in passato, hanno dato Tesla per morta. Pronosticando una fine prossima. Ora che la Casa californiana ha un valore di Borsa stratosferica e ha rivoluzionato il mondo automotive con le elettriche, nessuno si sbilancia più…