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Auto ibride: il Ministero dei Trasporti le classifica in tre gruppi diversi

Mild-hybrid, full-hybrid e plug-in hybrid: sono tre i gruppi esistenti in questo momento sul mercato

Jeep Renegade Hybrid Plug-in
Jeep Renegade Hybrid Plug-in

Negli ultimi anni sempre più case automobilistiche hanno deciso di portare sul mercato delle auto ibride che sostanzialmente dispongono di un motore endotermico abbinato a un propulsore elettrico. Molti di voi sicuramente sapranno che oggi è possibile trovare tre diversi tipi di vetture ibride: mild-hybrid, full-hybrid e plug-in hybrid.

Le prime, chiamate anche ibride leggere, dispongono di un propulsore a bassa potenza abbinato al tradizionale motore a combustione interna che interviene principalmente sulle frenate e sulla partenza.

Ferrari SF90 Stradale sistema ibrido plug-in
Ferrari SF90 Stradale, la prima ibrida plug-in di Maranello

Auto ibride: una circolare del MIT conferma la suddivisione in tre fasce

Le seconde, definite anche come ibride full, possiedono powertrain elettrici più performanti e batterie più capienti che consentono di guidare la vettura fino ad una certa velocità e percorrere alcuni km in 100% elettrico.

Le terze, chiamate anche ibride plug-in, sono praticamente delle vetture full-hybrid ma con la possibilità di ricaricare le batterie usando un caricatore esterno e inoltre offrono un’autonomia in solo elettrico più estesa.

Come avete potuto vedere, parliamo di tre categorie di auto ibride completamente diverse. Nonostante ciò, sono considerate spesso allo stesso livello per quanto riguarda la possibilità di parcheggiare sulle strisce blu, accedere alle zone a traffico limitato (ZTL), le agevolazioni sul bollo e così via. Questo però potrebbe ben presto cambiare, secondo quanto riportato in una nuova circolare del Ministero dei Trasporti.

Auto elettrica

Il MIT, infatti, ha deciso di suddividere le vetture ibride in tre fasce in base alle emissioni di anidride carbonica (CO2) registrate durante il processo di omologazione NEDC e riportate nel rigo V.7 del libretto di circolazione.

In base a quanto dichiarato dal Ministero dei Trasporti, nella fascia 1 troviamo le auto ibride che emettono fino a 60 g/km (ibride plug-in), nella fascia 2 ci sono i modelli che emettono tra 61 e 95 g/km (full-hybrid) mentre nella fascia 3 ci sono tutte quelle vetture che emettono oltre 95 g/km (mild-hybrid).

Anche se il MIT non ha rivelato ulteriori dettagli in merito, molto probabilmente questa distinzione permetterà in futuro di proporre dei benefici differenti in base alla categoria di appartenenza del veicolo acquistato.

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