Quando si parla di Dacia, i primi modelli che vengono in mente sono Sandero e Duster, le vetture che hanno reso il marchio rumeno un punto di riferimento per chi cerca praticità e convenienza. Tuttavia, dietro l’immagine di costruttore popolare e accessibile, si nasconde una tradizione fatta anche di sperimentazioni ad alte prestazioni e incursioni nel mondo del motorsport.
Un episodio senza dubbio rimasto nella memoria degli appassionati risale al 2011, quando Dacia stupì tutti presentando un Duster da competizione progettato per affrontare la leggendaria scalata della Pikes Peak International Hill Climb, una delle gare più impegnative al mondo. Per l’occasione, il SUV fu trasformato radicalmente. Sotto il cofano batteva un motore derivato dalla Nissan GT-R, portato a ben 850 cavalli, abbinato a una trasmissione da corsa sviluppata ad hoc.

Al volante c’era il pilota francese Jean-Philippe Dayraut, che portò la vettura fino a un clamoroso terzo posto assoluto, fermando il cronometro poco sopra i dieci minuti. Nonostante l’impresa, si trattò principalmente di un’operazione d’immagine, poiché Dacia non aveva alcuna intenzione di entrare nel mercato statunitense.
Oggi, a distanza di oltre un decennio, il tema del “Duster Pikes Peak Edition” torna a far parlare, seppur in una veste diversa: quella digitale. Alexis Poncelet, designer di GAC Milano conosciuto sui social come alexey_ponslav, ha immaginato un nuovo progetto virtuale ispirato alla terza generazione di Duster, lanciata a fine 2023 e già protagonista nelle classifiche di vendita, dove ha raggiunto il secondo posto assoluto dietro alla Sandero.

Il rendering mostra un SUV trasformato in vera belva da corsa, con passaruota maggiorati, un body kit estremamente aggressivo, dettagli in fibra di carbonio e un enorme alettone posteriore che domina la coda. Una visione lontana anni luce dal crossover familiare che conosciamo, pensata unicamente per affrontare i tornanti e le pendenze della Pikes Peak.
L’aspetto fa pensare a un modello capace di ospitare un propulsore ad altissime prestazioni. Per ora, però, resta una pura esercitazione stilistica, ma progetti come questo contribuiscono a mantenere viva l’aura sportiva di Dacia, un marchio che sa sorprendere anche fuori dai segmenti più popolari.