Mentre la iX3 ha appena iniziato a varcare le soglie delle concessionarie, BMW non perde tempo e sposta l’artiglieria pesante, la nuova berlina i3, verso le fasi finali di test. I paparazzi sempre attenti alla novità tedesca (ma con un nome, per fortuna, molto diverso dall’utilitaria di diversi anni fa) hanno sorpreso un prototipo tra le nevi della Svezia, rivelando dettagli che faranno discutere.
La nuova architettura Neue Klasse ha infatti ufficialmente “divorziato” dalla sorella a combustione.A differenza della strategia unificata di molti concorrenti, a Monaco hanno scelto la “separazione dei beni”. La variante a benzina manterrà il cofano lungo per ospitare i gloriosi 6 cilindri in linea sulla piattaforma CLAR, mentre la i3 completamente elettrica sfoggia un muso un po’ più corto, un tetto piatto e un’aerodinamica studiata, per necessità, davvero a dettaglio. Perfino la celebre piega di Hofmeister è ancora gelosamente nascosta sotto la mimetizzazione, come se fosse un segreto di stato.

È sotto la pelle che avviene la vera rivoluzione, esattamente come ci aspettiamo. Grazie al sistema eDrive di sesta generazione e a un’architettura a 800 volt, la BMW i3 punta a surclassare la concorrenza. Utilizzerà celle cilindriche da 46 mm simili a quelle del Tesla Cybertruck, ma con una differenza fondamentale. I tecnici tedeschi sembrano aver capito come non farle surriscaldare durante la ricarica.

Se la iX3 è il punto di riferimento, la i3 promette una potenza di ricarica record di oltre 400 kW. Tradotto in termini pratici, circa 320 km di autonomia EPA recuperabili in soli 10 minuti (certo, sempre che stiate ricaricando a una velocità perfettamente adeguata e a livello degli impianti di test BMW).

Oltre alla velocità di ricarica, la guerra si gioca sull’efficienza. Con cerchi aerodinamici esclusivi e un’elettronica di potenza in carburo di silicio, la i3 berlina punta a superare i 640 km di autonomia previsti per il SUV iX3.
In Svezia, i tecnici stanno affinando le funzioni di assistenza alla guida e il comfort alle temperature gelide, assicurandosi che la batteria ad alto voltaggio non decida di andare in letargo proprio quando serve.
