Idrogeno al bivio, BMW sta accelerando di brutto sull’elettrico

BMW ha fissato l’ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050, e lo sviluppo dell’elettrico sembra avere la precedenza.
BMW x5 idrogeno BMW x5 idrogeno

Negli ultimi anni i veicoli elettrici e quelli alimentati a idrogeno si stanno sempre più affermando come alternative credibili e concorrenziali ai tradizionali motori a combustione interna. In un contesto globale in cui l’industria dell’auto è chiamata a ridurre drasticamente le emissioni, brand storici come BMW stanno esplorando ogni possibile percorso verso una mobilità più sostenibile.

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Nonostante l’elettrificazione sia oggi la protagonista indiscussa di questa transizione ecologica, l’idrogeno continua ad attrarre investimenti strategici, in particolare da parte di alcuni costruttori asiatici come Toyota e Hyundai. Entrambe le aziende hanno scommesso forte sulla tecnologia a celle a combustibile, ritenendola una valida alternativa per certi segmenti del mercato.

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Non mancano le critiche da parte della comunità scientifica, che sostiene con forza la superiorità dell’elettrico in termini di efficienza e sostenibilità a lungo termine. L’idrogeno, secondo molti esperti, rischia di rallentare il raggiungimento degli obiettivi ambientali.

BMW x5 idrogeno

Anche BMW si muove su questo doppio binario: l’azienda tedesca sta investendo da decenni nello sviluppo di soluzioni a idrogeno, con la prospettiva di vedere un modello alimentato a celle a combustibile su strada entro il 2028. Non certo la strada principale della Casa tedesca. Gli sviluppi recenti suggeriscono una chiara priorità verso l’elettrico.

Un esempio concreto è il nuovo impianto produttivo di Steyr, in Austria, dove è stato consegnato il primo motore elettrico realizzato localmente, a soli dieci mesi dall’avvio dell’installazione. Questi propulsori di sesta generazione saranno destinati ai prototipi della piattaforma Neue Klasse, la nuova architettura elettrica su cui BMW punta per il futuro. “Abbiamo iniziato a fornire questi motori ai reparti di sviluppo di Monaco e ora li inviamo anche a Debrecen per l’installazione sui veicoli sperimentali”, ha dichiarato Klaus von Moltke, senior VP della produzione motori BMW.

BMW sede di steyr
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Il sito di Steyr, attivo con oltre 4.700 dipendenti, rappresenta oggi il centro nevralgico della produzione e ricerca nel campo dei propulsori elettrici. BMW ha fissato l’ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050, e lo sviluppo dell’elettrico sembra avere la precedenza sull’idrogeno in termini di scala, accessibilità e infrastruttura. L’idrogeno, pur conservando un potenziale interessante per il trasporto a lungo raggio o l’aviazione, fatica ancora a trovare spazio nel segmento delle autovetture per via di costi elevati e scarsa diffusione dei punti di rifornimento. Ma lo scenario resta aperto, e l’idrogeno potrebbe rivelarsi un alleato strategico in contesti di mobilità specifica.

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