L’inverno è arrivato e, puntualmente, si moltiplicano le segnalazioni di veicoli elettrici in difficoltà. Mentre le auto a benzina possono soffrire, è l’auto elettrica a far notizia, perché il freddo influisce in modo più pronunciato su tre fattori cruciali: autonomia, efficienza e velocità di ricarica.
Uno studio di Recurrent Auto, su oltre 10.000 veicoli, ha riscontrato che in media gli elettrici perdono quasi il 30% della loro autonomia. Un dato senza dubbio preoccupante. Ma perché l’auto elettrica reagisce così male al gelo?

Il problema è fisico e chimico. In primis, la viscosità degli elettroliti: Il freddo intenso rallenta le reazioni chimiche all’interno della batteria. Gli elettroliti, che trasferiscono gli ioni, diventano “densi o viscosi”. Meno ioni raggiungono il catodo, minore è l’efficienza.
Poi c’è la ricarica lenta: lo stesso elettrolita viscoso ostacola l’immagazzinamento dell’energia. Se la batteria non viene portata alla temperatura ottimale, i primi 30-45 minuti della sessione di ricarica potrebbero non aggiungere affatto carica, limitandosi a riscaldare la batteria per prepararla alla ricarica vera e propria.

Fattore riscaldamento: mentre un’auto a benzina sfrutta il calore di scarto del motore, l’auto elettrica deve generare calore attingendo direttamente dalla batteria, aumentando significativamente il consumo.
Per fortuna, l’auto elettrica non va incontro a un destino ineluttabile. Esiste un decalogo per massimizzare l’autonomia. La regola d’oro è il pre-condizionamento: caricare l’auto in garage e, soprattutto, programmare la ricarica in modo che termini poco prima di partire. È importante accendere il riscaldamento dell’abitacolo mentre l’auto è ancora collegata alla presa. Questo riscalda sia la batteria che l’abitacolo senza intaccare l’autonomia iniziale. Se si deve fare una ricarica rapida, è bene usare il navigatore per far pre-condizionare la batteria: consuma un po’ di energia, ma ti risparmia tempo prezioso alla colonnina.
Un suggerimento salva-autonomia: meglio usare i riscaldatori per sedili e volante. Consumano molta meno energia rispetto al riscaldamento tradizionale.
Infine, l’attenzione va alla dotazione dell’auto. La pompa di calore per l’elettrica è un must che genera calore in modo più efficiente. Fortunatamente, è standard su molti modelli moderni, specie dopo il 2021.
Da non sottovalutare la pressione degli pneumatici corretta (un calo di 10 gradi riduce la pressione di 0,06 bar) e considera pneumatici invernali ottimizzati per auto elettrica, che riducono la resistenza al rotolamento.
