All’orizzonte si profila una nuova generazione di Audi A3 e, stando alle anticipazioni, sarà un cambiamento epocale. Grazie al nuovo corso stilistico guidato da Massimo Frascella, designer italiano alla guida del centro stile dei Quattro Anelli, anche la compatta di segmento C si prepara a indossare un abito completamente inedito, con dettagli estetici che la renderanno radicalmente diversa dalle versioni viste finora.
Il debutto commerciale non avverrà prima del 2027, un anno cruciale perché sempre più vicino alla scadenza del 2035, data fissata dall’Unione Europea per lo stop a benzina e diesel. Proprio per questo resta ancora qualche incertezza sulle motorizzazioni. Non è chiaro se la nuova A3 sarà esclusivamente elettrica o se verranno affiancate ancora varianti termiche non è stato ufficialmente chiarito.

Ciò che appare certo, invece, è la presenza di una versione a zero emissioni con autonomia stimata attorno ai 700 chilometri e architettura a 800 volt, pensata per garantire ricariche ultraveloci. Il modello nascerà sulla nuova piattaforma SSP, la stessa destinata alla futura Volkswagen Golf elettrica. Questo progetto avrebbe dovuto debuttare nel 2026, ma i ritardi nello sviluppo hanno spostato in avanti la tabella di marcia, con conseguente slittamento del lancio della nuova A3.

Sul piano del design, l’ispirazione per gli ultimi render firmati Mirko Del Prete (MDP Automotive sui social) arriva direttamente dalla Concept C, affascinante prototipo a due posti mostrato al Salone di Monaco, primo modello Audi firmato da Frascella. Ci si aspetta linee pulite ma allo stesso tempo futuristiche, con un frontale caratterizzato da fari sottili, calandra ridimensionata e prese d’aria generose ai lati.

Molto dipenderà comunque dalle decisioni politiche e dalle strategie di mercato dei prossimi anni. Se da un lato sembra scontato l’arrivo della variante full electric, non è esclusa la possibilità che Audi mantenga motorizzazioni ibride o persino endotermiche per soddisfare le diverse esigenze globali, soprattutto se l’Unione Europea dovesse rivedere le scadenze del ban ai carburanti tradizionali.