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Sebastian Vettel: “Bene in rettilineo, ma nei tratti guidati…”

Seb: “Lavoriamo nel secondo settore”

Sebastian Vettel in tuta Ferrari

La “cura rigenerante” di Spa sembra aver sortito effetti in casa Ferrari. Per quanto i risultati delle libere rappresentino solamente una proiezione parziale delle prestazioni, le SF90 di Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno monopolizzato la prima fila virtuale. Detto ciò, anche il più ottimista è conscio che non è stato ancora fatto niente, soprattutto perché nel passo gara le monoposto del Cavallino Rampante devono ancora rincorrere rispetto alle Mercedes, e nel modo di trattare le coperture Pirelli. Meglio dunque evitare di cantar già (la prima) vittoria.

Sebastian Vettel: “Attenzione al secondo settore”

I miglioramenti maggiori sono richiesti sul long run e nel trovare il giusto bilanciamento tra settore veloci (dove eccelle) e guidati (dove, invece, vivacchia). Ne è arciconvinto Sebastian Vettel, che da settimane batte sullo stesso chiodo: Siamo competitivi quando ci sono i rettilinei, meno nei tratti guidati. Chiaramente è una cosa che già sapevamo, di sicuro c’è da lavorare soprattutto nel secondo settore e nel feeling che la macchina ci dà in quel tratto di pista. La gara, poi, sarà più lunga di un solo giro, ma oggi è venerdì e altre volte abbiamo visto una situazione del genere”.

“La cosa più importante sarà avere le scarpe giuste domenica – continua -. Sono convinto che anche il sabato mattina sarà buono, poi vedremo cosa accadrà nel pomeriggio. Certo non possiamo dare niente per scontato, è chiaro che nella lotta per la pole in qualifica ci sarà anche la Mercedes”. Andrà monitorato il meteo: si prevede un netto crollo delle temperature domenica. “No, non sono preoccupato. Vedremo, anche perché la cosa sarà uguale per tutti. Ovviamente è difficile proiettarci già a domenica, di sicuro c’è ancora del lavoro da fare”.

La conferenza stampa del giovedì

Sotto i passaggi più interessanti dell’intervista rilasciata da Sebastian Vettel ieri in conferenza stampa.

Vacanze.“Volete sapere cosa ho fatto in vacanza? Niente! È sempre molto importante utilizzare il tempo libero per ricaricare le batterie, e penso che abbia funzionato abbastanza bene”.

Spa-Monza, possibilità vittoria.“Non lo so, dobbiamo attendere i riscontri della pista. Sulla carta dovrebbero adattarsi un po’ di più alla nostra monoposto, ma d’altra parte non dobbiamo dimenticare il gap che abbiamo accusato nell’ultima gara. Anche se la tipologia di pista era differente, credo che al momento non possiamo dire che siamo i favoriti, abbiamo molto lavoro davanti a noi nelle prossime gare per sperare di colmare il divario”.

Astinenza. “Non importa. Non possiamo dire di aver avuto la possibilità di vincere 20 gare senza riuscirci, quindi non credo che questo digiuno abbia un significato particolare. Oggi l’importante è tornare in pista e fare dei passi avanti, e confermare una tendenza positiva che diventi anche un traino per il prossimo anno”.

Emozioni speciali.“Non la vedo in questo modo, sono nella fortunata posizione di poter ricordare tante piste sulle quali ho vinto. Non è qualcosa a cui penso, oggi conta solo avere la conferma di aver fatto dei passi avanti”.

Nuove power unite evolute. “Non posso sapere cosa porterà in pista la Mercedes, in termini di potenziale lo capiremo probabilmente solo sabato, ma per noi il piano è chiaro e non avremo ancora un nuovo motore. Le piste di Spa e Monza hanno una conformazione differente rispetto alla maggior parte delle altre, vedremo cosa ci diranno i riscontri”.

Segnali.“Come ho detto, per noi sarà importante avere le giuste conferme nella seconda metà di stagione per essere certi che il lavoro è nella giusta direzione. Il prossimo anno il regolamento tecnico non cambierà, quindi possiamo avere un’idea di quello che stiamo svolgendo anche in ottica 2020”.

Se è possibile colmare il divario.“Ovviamente sì, e credo che Red Bull lo abbia dimostrato. Ad inizio stagione erano dietro la Mercedes ed anche dietro noi, mentre oggi sono davanti e sono più vicini alla Mercedes di quanto lo siamo noi. Ovviamente Mercedes è nella posizione migliore, ha ancora il pacchetto più forte e restano quelli da battere, quindi è loro che dobbiamo guardare. Non è un compito facile, ma è per questo che siamo qui”.

Appetibilità terzo posto Mondiale. “Siamo in una situazione che mi porta a pensare gara per gara, ma ovviamente preferisco terminare al terzo posto piuttosto che al quarto”.

Gran Premio d’Ungheria.“Hanno avuto l’effetto che pensavamo, hanno funzionato, ma ovviamente non abbastanza bene, questa è la realtà. Dobbiamo cercare il modo per spremere più prestazioni dalla monoposto, idee migliori e più soluzioni per rendere l’auto più veloce”.

Delusione.“Non fa piacere perdere così, con un margine di un minuto come è accaduto in Ungheria, ma continuo a credere che non è impossibile colmare il divario. A volte le cose iniziano ad allinearsi nella giusta direzione, anche agendo su cose più piccole che possono fare una grande differenza. Questo è ciò su cui dobbiamo lavorare”.

Spa-Francorchamps. “È una pista leggendaria, che è senza dubbio tra le mie preferite. È un tracciato molto speciale che si caratterizza per i saliscendi e per il fatto di snodarsi per buona parte praticamente nel bosco”.

Evoluzione. “Chiaramente nel corso del tempo anche questo circuito è cambiato molto, come del resto lo sono le auto che guidiamo. Ricordo la prima volta che ho gareggiato qui in Formula 1 e rispetto a quei tempi certe curve sono diventate più facili da affrontare, perché c’è più carico aerodinamico sulle nostre monoposto”.

Punti cruciali.“La esse in salita Eau Rouge, che oggi possiamo percorrere in piena accelerazione, resta qualcosa di unico, ma anche curve come Pouhon e Blanchimont sono spettacolari. Da Eau Rouge devi uscire senza errori per portare quanta più velocità alla staccata di Les Combes, un punto nel quale è possibile effettuare dei sorpassi grazie alla scia e a una vettura perfetta anche nei rapporti del cambio. Da Puohon in poi la pista è tutta bellissima, una volata ad acceleratore premuto che ti porta fino alla Bus Stop, altro punto nel quale è verosimile tentare un attacco. Quando scopri Spa-Francorchamps non puoi fare altro che amarla”.

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