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Fiat Chrysler: John Elkann offre prospettive ottimistiche per l’anno

John Elkann nelle scorse ore ha dato una prospettiva ottimistica per il 2019 dopo un inizio lento

John Elkann

Il presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, ha dato una prospettiva ottimistica per l’anno in corso dopo una fine dell’anno scorso non particolarmente felice e un avvio lento quest’anno. Parlando alla riunione annuale degli azionisti della compagnia, Elkann ha detto che la FCA è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi. “Nonostante nella seconda parte del 2018 vi sono state alcune difficoltà commerciali in alcune aree che sono proseguite nella prima parte di quest’anno, prevediamo un significativo miglioramento nella seconda metà del 2019”, ha detto Elkann agli azionisti. Il CEO di FCA, Mike Manley, ha dichiarato che le prestazioni operative del gruppo quest’anno supereranno i risultati record del 2018.

A febbraio, un risultato più debole del previsto per i profitti del 2019 ha sollevato dubbi sugli obiettivi a lungo termine della casa automobilistica italo americana. Manley ha cercato di persuadere gli investitori che gli obiettivi del 2020, fissati dal defunto boss Sergio Marchionne, sono ancora realizzabili. “Sono fiducioso che forniremo con successo le nostre linee guida per quest’anno”, ha affermato. Manley ha dichiarato che il flusso di cassa libero industriale quest’anno dovrebbe essere superiore a 1,5 miliardi di euro, in calo rispetto allo scorso anno a causa di maggiori spese in conto capitale.

Elkann, un rampollo della famiglia italiana Agnelli che è il maggiore azionista di Fiat Chrysler, ha ribadito che la famiglia è pronta a prendere “decisioni audaci e creative” per contribuire a costruire un futuro solido e attraente per il fabbricante d’automobili. Ha detto che FCA è pronta a svolgere un ruolo nella “nuova ed eccitante” era per l’industria automobilistica. Negli ultimi tempi le speculazioni sul futuro del gruppo italo americano si sono moltiplicate. Questo soprattutto dopo la morte di Sergio Marchionne. Marchionne, che aveva creato il gruppo fondendo una Fiat in difficoltà con Chrysler quasi in bancarotta, era stato un forte sostenitore delle fusioni industriali per condividere il costo della costruzione di auto elettriche e a guida autonoma.

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