Ram ha contattato degli investigatori esterni per scoprire chi ha messo il cappio trovato presso lo stabilimento di Sterling Heights. Dopo quello trovato all’inizio di febbraio, questo è il secondo caso di investigazione fatto nella struttura dalla fine del 2017, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Entrambi si sono verificati dopo che il numero dei lavoratori è aumentato da 3000 a 7000 dipendenti. Tale episodio, inoltre, arriva sulla scia di altri incidenti a sfondo razziale capitati nelle fabbriche di Ford e General Motors.
Ram: l’ennesimo episodio razzista verificatosi presso la fabbrica del brand
Il sindacato United Auto Workers (UAW) ha tenuto una conferenza la settimana scorsa a Detroit dove ha deciso di dare il giusto peso a questo avvenimento visto che si tratta di una cosa assolutamente da non ignorare.
Dopo che il cappio è stato trovato (fra l’1 e le 3:30 del 22 febbraio), sulla pagina Facebook dell’UAW Local 1700 è stato pubblicato un post anonimo riguardante proprio tale avvenimento. Sia Ram che Fiat Chrysler Automobiles si sono opposti con vemenza alle azioni razziste dei lavoratori anonimi.
Il gruppo italo-americano ha dichiarato che, una volta identificata la persona, vedrà cosa fare. Oltre a questo, FCA continuerà a formare i suoi lavoratori con l’obiettivo di mettere sempre al primo posto la diversità e l’inclusione.