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Grazie al SUV Junior, Alfa Romeo cresce in Europa: ma il futuro resta incerto

Nonostante la crescita delle vendite grazie a Junior rimangono molti problemi da risolvere per Alfa Romeo

Giulia e Stelvio Super Sport 1

Alfa Romeo sta vivendo un momento di crescita in Europa grazie al piccolo SUV Junior. Nei primi nove mesi del 2025, le immatricolazioni del marchio italiano sono aumentate del 40%, con un picco del 72% a settembre, secondo i dati dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili. Un risultato significativo, soprattutto se confrontato con gli altri marchi del gruppo Stellantis, che mostrano cali o restano sostanzialmente stabili.

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Nonostante l’aumento delle vendite grazie a Junior Alfa Romeo dovrà superare molti ostacoli per affermarsi nel segmento premium in Europa

Questo rialzo, però, arriva dopo un anno particolarmente difficile. Il SUV Junior, lanciato lo scorso anno tra ritardi e intoppi burocratici – come il veto sul nome “Milano” da parte del governo italiano – rappresenta oggi il vero pilastro del marchio. Al contrario, il Tonale, pur aggiornato, fatica a trovare il proprio spazio sul mercato.

Le sfide per Alfa Romeo non finiscono qui. Le nuove Giulia e Stelvio, modelli chiave per il brand, subiranno ritardi di due anni: la Stelvio arriverà non prima del 2028 e la Giulia nel 2027, entrambe con motori ibridi oltre che elettrici. Anche negli Stati Uniti il marchio resta debole, con vendite irrisorie che rendono difficile raggiungere l’obiettivo annuale di 90-100.000 unità.

Nuova Alfa Romeo Tonale

Guardando al passato, Alfa Romeo ha sempre alternato momenti di gloria e difficoltà. Dalla fondazione nel 1910, passando per gli anni d’oro della Giulia negli anni ’60, fino a crisi e sperimentazioni fallimentari come l’Arna o le difficoltà dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Modelli iconici come la 156 hanno saputo ridare lustro al marchio, ma senza investimenti costanti il rischio di stagnazione è sempre dietro l’angolo.

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Oggi, sotto Stellantis, il futuro di Alfa Romeo dipenderà dalle scelte del nuovo CEO, Antonio Filosa, e dalla capacità di investire sul brand con continuità. Il SUV Junior è un buon punto di partenza, ma per consolidare la crescita e competere con marchi come BMW, Audi e Volvo serviranno strategia, coraggio e costanza. La casa automobilistica del biscione ha una storia gloriosa, ma il futuro resta una sfida aperta.