Stellantis mantiene alta l’attenzione sul mercato europeo, ma per il momento preferisce muoversi con cautela. “L’azienda aspetta indicazioni dall’Europa per capire se può investire nel nostro Paese”, ha dichiarato PierPaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, intervenendo a margine del consiglio confederale regionale della Uil Piemonte.
Bombardieri: “La 500 ibrida a Mirafiori da sola non basta, bisogna rilanciare l’automotive in Italia”
Secondo Bombardieri, sebbene la 500 ibrida di Mirafiori rappresenti un simbolo di innovazione, non basta da sola a rilanciare il settore automotive italiano. “Per far ripartire l’industria serve che Stellantis decida di investire in Italia e che si assumano decisioni a livello europeo”, ha spiegato.
Il sindacalista ha sottolineato anche la difficile situazione dei lavoratori: “Ci sono troppi dipendenti in cassa integrazione e troppe aree di crisi che non sono state affrontate. Serve un piano industriale chiaro e immediato per evitare ulteriori disagi”.
Bombardieri ha poi toccato la questione dell’ex Ilva di Taranto, evidenziando come gli sforzi del ministro Urso non abbiano ancora portato a risultati concreti. “Da più di un anno ci raccontano che ci sono investitori interessati, ma ad oggi non c’è nulla di concreto”, ha dichiarato, sottolineando il rischio di una chiusura che avrebbe conseguenze drammatiche sull’occupazione locale e sull’economia della regione.

Nel frattempo, Stellantis continua a muoversi su scala globale, puntando su mercati esteri e nuovi investimenti fuori dall’Italia. Una strategia che, secondo la Uil, rischia di lasciare il nostro Paese indietro nel settore automobilistico e industriale. La richiesta del sindacato è chiara: decisioni rapide da parte dell’Europa e investimenti diretti di Stellantis in Italia per garantire occupazione, sviluppo e competitività nel lungo periodo. L’industria italiana attende quindi segnali concreti, mentre la concorrenza internazionale accelera nella transizione verso l’elettrico e la mobilità sostenibile.
