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Ferrari 250 GTO: all’asta quella in Bianco Speciale, un vero unicorno | Video

I collezionisti sono in fermento in vista di questa eccezionale vendita.

Ferrari 250 GTO
Screen shot da video YouTube Mecum Auctions

Quando una Ferrari 250 GTO viene messa in vendita, si può parlare di un fatto epocale. La scelta di alienare un esemplare della specie è qualcosa che accade raramente. Nel momento in cui capita, suscita grande interesse popolare. Non stupisce, quindi, il richiamo mediatico prodotto dall’inserimento di una vettura della specie nel catalogo dell’asta di Mecum Auctions, in programma a gennaio 2026, nella rilassante cornice di Kissimmee, in Florida (Stati Uniti).

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A rendere ancora più particolare l’auto offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti ci pensa la sua configurazione distintiva. Si tratta, infatti, dell’unica della razza vestita in Bianco Speciale. Quanto basta a farne un “unicorno” nell’elitaria famiglia. Identificata dal telaio 3729 GT, questa è una delle vetture più esclusive e ambite al mondo. Possiamo parlare, a ragion veduta, di un simbolo di rarità, prestigio e prestazioni. Ricco il suo pedigree da corsa, in linea con la leggendaria storia sportiva del modello.

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La Ferrari 250 GTO messa all’asta, in attesa che la vendita sia celebrata, concede le sue grazie al godimento visivo e sonoro. Lo fa attraverso un video, dove viene raccontata minuziosamente la storia dell’esemplare. Il tutto con fotogrammi ad alto indice di vigore emotivo, che sanno coinvolgere gli appassionati. Dal suo debutto agonistico nelle mani di John Coombs ai nostri giorni, la narrazione scorre in modo catalizzante. Dopo la carriera sportiva, questa fantastica GT è stata meticolosamente conservata, per decenni.

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Gli esperti ritengono che sia una delle auto del “cavallino rampante” storicamente più significative mai offerte all’asta. La sua finitura unica è un elemento aggiuntivo di caratterizzazione, che potrebbe aggiungere interesse in chi vuole distinguersi pure negli ambiti di più alta esclusività. Riferendoci alla vendita del prossimo mese di gennaio, si può parlare di un momento epocale. Ne parleranno sicuramente le televisioni di mezzo mondo, specie se il prezzo finale di aggiudicazione si porrà a livelli record.

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Questa fantastica creatura è stata manutenuta, riparata, riverniciata, ma mai restaurata. Un plus di non poco conto, per chi ama il profumo dell’originalità. Come recita la scheda di vendita, nessun’altra vettura ha catturato l’immaginazione come la Ferrari 250 GTO. I collezionisti e gli appassionati la venerano come la “rossa” più desiderabile di tutti i tempi. Solo 36 gli esemplari della specie prodotti tra il 1962 e il 1964, in due serie differenti. La più appetibile e affollata è la prima.

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A questa serie appartiene la vettura in esame, che è l’unica in Bianco Speciale consegnata di fabbrica con tale verniciatura. Quanto basta a farne un’espressione unica di individualità all’interno della confraternita più esclusiva della storia dell’auto. Al momento non si hanno indicazioni sulle stime degli specialisti, ma pare evidente che il prezzo di aggiudicazione sarà stellare e, ovviamente, nell’ordine di diverse decine di milioni di euro. Non ci resta che attendere per vedere dove si posizionerà il rilancio più corposo.

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La nascita dell’auto messa all’asta risale al primo anno di produzione della 250 GTO. Come già scritto, l’acquisto da nuova avvenne a cura di John Coombs, proprietario di una scuderia privata britannica. Nel palmares di questo candido gioiello spiccano una vittoria e cinque secondi posti nella classe GT. Fra le persone che si sono alternate al suo volante ci sono nomi di piloti del calibro di Graham Hill, Jack Sears, Mike Parkes, Roy Salvadori, Mike MacDowel, Mike Salmon e Richie Ginther.

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Dal 1999 questa Ferrari 250 GTO fa parte della collezione di Jon Shirley. Sotto la sua egida ha preso parte a diversi eventi in pista ed ha fatto numerose apparizioni al Palm Beach Cavallino Classic, al Pebble Beach Concours d’Elegance, al Monterey Historics di Laguna Seca e al Goodwood Revival. Le prese d’aria sul cofano e la terza presa d’aria sul parafango furono aggiunte da Coombs nel 1962. Sono alcune delle particolarità della perla del “cavallino rampante” che si avvia alla vendita, per fare la gioia di nuovo compagno d’avventura, sicuramente molto ricco, che potrà giovarsi della sua eccellenza.

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In questa vettura il mito di Maranello si sublima. Nella 250 GTO c’è l’essenza del marchio emiliano che ne firma la magia. Sicuramente la meravigliosa scultura a quattro ruote di cui ci stiamo occupando porta in dote la sintesi del suo spirito. Sotto le forme scultoree della carrozzeria, tradotta in materia dal grande Sergio Scaglietti, c’è un’altra opera d’arte: la meccanica Ferrari. Il ruolo principale spetta al motore V12 da 3 litri di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima 300 cavalli.

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La danza di questi purosangue di razza è accompagnata da musicalità meccaniche da antologia. Parliamo di un’autentica colonna sonora, che delizia l’udito e lo spirito, proiettando in una dimensione di magia, degna della danza delle bielle e dei pistoni che ne animano le alchimie. Questa sinfonia orchestrale non potrebbe essere replicata nemmeno dal migliore direttore d’orchestra. Lo diceva anche Hebert von Karajan. Credo che nessuno possa smentirlo.

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I successi sportivi confermano le doti ingegneristiche e prestazionali della Ferrari 250 GTO: sono stati tre i titoli mondiali conquistati con lei, dalla casa di Maranello, tra il 1962 e il 1964. La storia è nobile, il palmares è brillante, le linee sono mozzafiato e sotto il cofano anteriore pulsa un cuore a dodici cilindri. Il tutto condito da una grande rarità. Cosa pretendere di più, anche nella dimensione collezionistica? Penso niente. Impossibile non innamorarsi di questo modello, che inebria i sensi, su tutti i fronti.

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Basta guardarne i tratti della carrozzeria per essere immediatamente catapultati nell’universo della bellezza. Qui il design si è tradotto in arte, pur se nato per soddisfare al meglio le esigenze funzionali. Non un limite, ma un valore aggiunto, anche se certi altezzosi interpreti del pensiero aulico, velati di saccenteria e snobismo, danno arbitrariamente dei connotati artistici solo a ciò che si priva di riflessi nella dimensione dell’uso materiale. Peggio per loro, che si perdono il tuffo emotivo regalato dalle sculture dinamiche come la Ferrari 250 GTO. Un’auto da sogno, destinata purtroppo a restare tale per quasi tutti gli esseri umani, eccetto la trentina di fortunati, sparsi per il mondo, che ne possiedono una. A voi il video. Buona visione!

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Fonte | Mecum Auctions

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