Antonio Filosa, amministratore delegato del colosso automobilistico Stellantis, ha lanciato un durissimo attacco all’Unione Europea durante l’Automotive Industry Day a Parigi. Il CEO non ha usato mezzi termini contro le normative che vietano la vendita di auto con motore a combustione interna a partire dal 2035: “Questa normativa è semplicemente sbagliata. Non in parte, non a metà: è semplicemente sbagliata!”, ha tuonato.
Le dichiarazioni del CEO di Stellantis Antonio Filosa non lasciano dubbi sulle intenzioni del gruppo
Filosa ha spiegato che, se Bruxelles non cambierà la sua posizione, Stellantis sospenderà gli investimenti in Europa. “Investiremo di più solo se cambieranno le regole. Abbiamo bisogno di libertà di innovazione, non dei dettami di una singola tecnologia!”, ha aggiunto. Secondo l’amministratore delegato, il Vecchio Continente rischia di finire in un vicolo cieco concentrandosi esclusivamente sulla propulsione elettrica, mentre altri Paesi attirano ingenti investimenti. La Cina, ad esempio, ha da tempo il primato nel settore, e Stati Uniti e Marocco stanno diventando poli di attrazione per miliardi di dollari. Nel frattempo, l’Europa resta soffocata da regolamenti e burocrazia.
Filosa ha ricordato che Stellantis ha stanziato 13 miliardi di dollari per sviluppare le attività negli Stati Uniti, il più grande investimento della storia dell’azienda nel Paese. In Marocco, invece, l’azienda ha investito 1,2 miliardi di euro per potenziare lo stabilimento di Kenitra, la cui produzione passerà da 200.000 a 530.000 veicoli all’anno. L’Europa, invece, resta ferma: “Per ora niente di nuovo. Finché il divieto non sarà allentato, non si parla di nuove fabbriche”, ha dichiarato Filosa.
Il CEO di Stellantis ha anche evidenziato la posizione dell’industria europea: posticipare il divieto dal 2035 al 2040 e consentire l’uso di carburanti sintetici e biocarburanti. Secondo lui, questa sarebbe l’unica soluzione per salvare l’industria automobilistica europea dalla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, garantendo al contempo innovazione e competitività internazionale. L’intervento di Filosa segna un momento di forte tensione tra le case automobilistiche europee e l’Unione Europea, con il futuro del settore a rischio se le regole non verranno riviste.

