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Stellantis Saragozza: arriva Leapmotor, ma il vero problema è la bolletta

Il segretario del sindacato UGT in Aragona afferma che quello di Stellantis e Leapmotor è un “progetto serio e solido” a livello locale.

stellantis saragozza
ZARAGOZA, 10/12/2024.- Vista de las oficinas del grupo automovilístico Stellantis en Figueruelas (Zaragoza), donde esta compañía junto a la china CATL oficializaron su decisión de construir una planta de baterías de litio, hierro y fosfato (LFP). EFE/ Javier Cebollada

Lo stabilimento Stellantis di Figueruelas, a Saragozza, è in fermento per l’atteso annuncio dell’arrivo di Leapmotor, l’azienda cinese che dovrebbe produrre una city car elettrica nella fabbrica spagnola. La conferma ufficiale potrebbe arrivare a breve e, anche se il segretario del sindacato UGT in Aragona, José Juan Arcéiz, ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, ha comunque lasciato intendere che si tratta di un “progetto serio e solido” destinato a “creare posti di lavoro e rafforzare la fabbrica”.

Insomma, il sindacato crede nel brand cinese che arriva a salvare la baracca. Arcéiz ha sottolineato come il Piano Industriale di Stellantis abbia lasciato aperte le condizioni per attrarre investimenti esterni, menzionando in particolare la futura fabbrica di batterie (la cui prima pietra verrà posata il 26 novembre).

leapmotor b10

Tuttavia, il sindacalista non ha mancato di lanciare un avvertimento diretto all’Europa, accusata di lavorare contro i propri interessi. Se le normative sulle emissioni di CO2 non verranno allentate, esse “limiteranno gravemente la nostra produzione”, ha dichiarato. Un chiaro appello per una “transizione giusta” che non trasformi i lavoratori in danni collaterali del fondamentalismo ecologista.

Arcéiz ha anche smorzato l’entusiasmo sui numeri della joint venture per la fabbrica di batterie CATL-Stellantis. Mettendo da parte gli annunci sui migliaia di posti di lavoro, afferma: “Non ci saranno mai 2.000 lavoratori contemporaneamente. Ce ne saranno tra i 500 e i 600 nei prossimi due anni, e al momento sta arrivando solo personale altamente qualificato”.

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La vera bomba lanciata dall’UGT è sulla situazione economica dei lavoratori, descritta come “critica”. Arcéiz ha denunciato l’esistenza di “lavoratori poveri”, una condizione che, lungi dallo scomparire, sta addirittura peggiorando. Anche se i sindacati ottengono aumenti salariali nei contratti collettivi, l’incremento del costo della vita “assorbe gran parte di tali aumenti”. A Saragozza, dunque, si spera nel rilancio cinese, ma il nemico numero uno non è Stellantis, bensì la bolletta.