Nuovo colpo al centro logistico di Stellantis a Vesoul, in Francia. Nei giorni scorsi, due dipendenti, rispettivamente di 35 e 38 anni, sono stati arrestati. L’accusa: aver sottratto pezzi di ricambio per un valore stimato tra 450.000 e 500.000 euro. Una parte del materiale sarebbe stata venduta online, anche su Leboncoin, piattaforma molto popolare in Francia per annunci e vendite tra privati.
Stellantis: arrestati due dipendenti che rubavano pezzi di auto a Vesoul
Secondo il procuratore della Repubblica di Vesoul, Arnaud Grécourt, i due uomini hanno ammesso parzialmente i fatti, spiegando di aver agito per motivi personali. Le indagini hanno inoltre rivelato che i furti andavano avanti dal 2023 e che ci potrebbero essere altre persone coinvolte, aprendo il fascicolo per “furti aggravati”.
A far scattare l’allarme è stata la sicurezza dello stabilimento di Stellantis. Durante i controlli, sono stati scoperti due sacchi pieni di pezzi di ricambio nascosti vicino a una recinzione danneggiata. Da lì, la polizia è intervenuta rapidamente, intercettando i due dipendenti quasi in flagranza. Le perquisizioni nelle loro abitazioni e sui veicoli hanno confermato la gravità del caso: altri componenti e denaro contante sono stati trovati, a testimonianza di un sistema ben organizzato.
Il centro di Vesoul, che impiega circa 3.000 persone, è il cuore logistico globale di Stellantis per i ricambi. Non è la prima volta che episodi simili si verificano: anche altri stabilimenti francesi del gruppo, come Poissy, Mulhouse e Sochaux, hanno subito furti di componenti di valore, dai pezzi per modelli premium alle centraline elettroniche.
Per Stellantis, il colpo è significativo, sia economicamente sia sul piano dell’immagine. L’azienda ha già presentato denuncia e probabilmente rafforzerà ulteriormente la sicurezza interna. L’obiettivo è chiaro: prevenire che i furti interni diventino un problema strutturale, capace di mettere a rischio la logistica e la distribuzione dei ricambi in tutto il mondo. Si stima che in quello stabilimento vi siano immagazzinati oltre 350.000 pezzi di ricambio diversi, spediti in tutto il mondo per soddisfare le esigenze delle officine autorizzate e non autorizzate. Diverse centinaia di camion arrivano al centro ogni giorno.

