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Stellantis, l’accordo con Alliance Nickel finisce sotto la lente di Antonio Filosa

La mossa di Stellantis non è casuale: il Gruppo sta infatti lavorando a un nuovo piano industriale previsto per la metà del 2026.

antonio filosa stellantis

Il mondo finanziario ha recentemente assistito con il fiato sospeso all’insolito stop delle negoziazioni di Alliance Nickel sull’ASX (l’indice Australian Securities Exchange), richiesto dalla società stessa. La ragione sarebbe da ricercarsi presso un annuncio imminente riguardante la collaborazione, ormai storica, con Stellantis.

Tale attesa, che sembra mettere in piedi un vero e proprio un “thriller borsistico”, dovrebbe concludersi entro la fine della settimana, ma le anticipazioni di mercato dipingono un quadro di alta tensione. Il nodo del contendere è l’accordo vincolante firmato nel lontano (e forse ottimistico) maggio 2023, quando Stellantis, allora guidata da Carlos Tavares, si assicurò una fornitura quinquennale di ben 170.000 tonnellate di solfato di nichel e cobalto dal progetto NiWest nell’Australia Occidentale.

Alliance Nickel

L’accordo, concepito per blindare le materie prime essenziali per le batterie e ridurre la dipendenza dai fornitori non OCSE (ovvero cinesi e indonesiani), includeva anche l’acquisto da parte di Stellantis dell’11,5% delle azioni di Alliance Nickel e un prefinanziamento di 15 milioni di euro per lo studio di fattibilità.

Questo mega-contratto rientrava perfettamente nella strategia “Dare Forward 2030”. Oggi, però, la realtà è cambiata, e con essa la leadership, passata ad Antonio Filosa. Stellantis, con un’ammissione, quasi una ritrattazione, ha spiegato di stare “rivendendo la portata dell’accordo con Alliance Nickel in base alla domanda attuale”.

stellantis

Le fonti di mercato prevedono ora tre possibili scenari, che vanno dal trionfo all’umiliazione: un rafforzamento finanziario o un’estensione dei volumi/durata del contratto; oppure, più probabile dato il contesto, una revisione al ribasso dei termini per Stellantis in linea con il mutato panorama di mercato.

La mossa di Stellantis non è casuale. Infatti, in questo periodo il Gruppo sta lavorando a un nuovo piano industriale previsto per la metà del 2026, con obiettivi per la produzione di veicoli elettrici che, si mormora, saranno rivisti rispetto alle ambizioni del precedente piano decennale.