La transizione all’elettrico è costantemente piena di sorprese, e l’ultima arriva direttamente dalla catena di fornitura. La società australiana Novonix ha annunciato che una divisione di Stellantis ha rescisso l’accordo di acquisto di materiali per batterie.
La motivazione sarebbe stata l’impossibilità di concordare sulle specifiche del prodotto. Un accordo economico di tale portata, fallito per un dettaglio tecnico, ha chiaramente innescato una reazione sismica in Borsa. Infatti, le azioni di Novonix sono crollate fino al 15%, raggiungendo il livello più basso dall’inizio di ottobre.
L’accordo, annunciato con squilli di tromba nel novembre 2024, era tutt’altro che una piccola fornitura. Prevedeva un acquisto minimo di 86.250 tonnellate di grafite per batterie nell’arco di sei anni, con un volume obiettivo fino a 115.000 tonnellate. Questo prezioso materiale, destinato ad alimentare i partner di produzione di celle di Stellantis in Nord America, avrebbe dovuto provenire dallo stabilimento Novonix di Riverside a Chattanooga, nel Tennessee.
Nonostante la comprensibile “delusione” per la decisione di Stellantis, Novonix si affretta a rassicurare i mercati, focalizzandosi sui suoi impegni con altri clienti di peso, tra cui Panasonic Energy e PowerCo, l’unità batterie del Gruppo Volkswagen. Inoltre, l’azienda continua il suo lavoro strategico, fornendo campioni a ben 15 clienti attuali e potenziali nel settore.
La posta in gioco, in termini di ambizione e sostegno governativo, era altissima. Lo scorso anno, Novonix si era aggiudicata un prestito condizionale di ben 754,8 milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti per finanziare parzialmente l’impianto in programma in Tennessee.
A pieno regime, l’impianto di Chattanooga avrebbe dovuto produrre circa 31.500 tonnellate all’anno di grafite sintetica, un volume sufficiente a supportare la produzione di batterie agli ioni di litio per circa 325.000 veicoli elettrici ogni anno. Ora, tutto questo potenziale, sostenuto dai fondi pubblici, è improvvisamente rimasto senza il suo cliente principale.


