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L’ombra del Dragone sul Tridente: Dongfeng vuole Maserati

L’ingresso di Dongfeng in Maserati con una quota minoritaria o una partnership tecnologica avrebbe senso adesso?

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Il futuro di Maserati, uno degli storici simboli del Made in Italy e del lusso motoristico, è tornato sotto i riflettori con un misto di panico e speculazione finanziaria. Tutto sarebbe partito da voci, amplificate dalla testata spagnola La Tribuna de Automoción, che vedrebbero il colosso cinese Dongfeng seriamente interessato all’acquisizione del marchio del Tridente. Tutte costruzioni fantasiose a partire da semplici pettegolezzi?

Non appena l’indiscrezione ha fatto il giro del mondo, Stellantis, guidata ormai da diversi mesi da Antonio Filosa, è corsa ai ripari con una smentita ufficiale, ribadendo con fermezza che Maserati resta una “parte integrante” del suo portfolio. Una smentita tempestiva, ma che arriva in un momento delicato, con i risultati finanziari del Gruppo degni di nota, certo, ma sotto le aspettative degli analisti e il marchio di Modena che fatica a trovare il suo posto nell’ampio ventaglio di brand Stellantis.

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Nonostante aggiornamenti e lanci recenti, come il SUV Grecale e la nuova GranCabrio, i volumi di vendita restano ostinatamente al di sotto delle aspettative. La prospettiva di una cessione ha quindi immediatamente acceso il faro sul firma di lusso italiana. Se l’interesse di Dongfeng dovesse formalizzarsi in un’offerta, il governo italiano (forse) potrebbe persino intervenire, soprattutto per salvaguardare uno dei simboli più prestigiosi del patrimonio industriale nazionale.

Alcuni analisti, forse con troppo pragmatismo, ritengono che la soluzione più probabile non sia la vendita tout court, ma un compromesso strategico. L’ingresso di Dongfeng con una quota minoritaria o, più plausibilmente, una partnership tecnologica avrebbe persino senso adesso.

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Questo scenario permetterebbe a Maserati di accedere a capitali freschi e al know-how cinese cruciale per completare la transizione verso l’elettrico, mantenendo però il cuore pulsante di produzione e sviluppo in Italia. Tutto però si scontra con le smentite ufficiali, con il destino del Tridente che resta ancora in bilico.