Alfa Romeo Giulietta non è mai stata una sportiva estrema. Nemmeno la Quadrifoglio Verde, con il suo 1.75 TBi da 240 CV, è riuscita a colmare il vuoto lasciato dal leggendario V6 Busso. Ci ha pensato un preparatore italiano a immaginare ciò che la compatta del Biscione avrebbe potuto essere: nasce così la “ Alfa Romeo Giulietta GTAm”, creazione del team DB ECU Service, più vicina a una vettura da pista che a una Giulietta di serie.
Alfa Romeo Giulietta GTAm, creazione del team DB ECU Service, è più vicina a una vettura da pista
L’impatto visivo è immediato. Il frontale richiama la Giulia GTAm con scudetto pronunciato, paraurti con alette e inserti in carbonio. Anche cofano, spoiler, minigonne e diffusore puntano all’aggressività da superturismo. I cerchi dorati e i freni Brembo da 330 mm completano un look che parla chiaro: questa Giulietta non è fatta per la città.
L’abitacolo di questa Alfa Romeo Giulietta GTAm conferma la vocazione racing: inserti in carbonio su plancia e consolle, leva del cambio rossa, quadro strumenti con tre manometri dedicati a pressione del turbo e temperature. I sedili posteriori sono stati rimossi, sostituiti da un roll-bar, trasformando la vettura in una vera biposto da pista.
La sorpresa più grande arriva sotto il cofano. Non c’è il V6 biturbo della Giulia GTAm, ma il più piccolo 1.4 TJet completamente rivisto. Con pistoni e volano rinforzati, turbocompressore Garrett maggiorato e nuovo sistema di raffreddamento e alimentazione, la potenza schizza a 330 CV e 404 Nm, quasi triplicando quella originale. Alfa Romeo Giulietta GTAm non è omologata per la strada e il suo potenziale resta confinato ai circuiti, ma dimostra come passione e ingegno possano trasformare una compatta sottovalutata in una vera macchina estrema.
 
					
