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Le 3 Ferrari della Serie Icona: esaltanti V12 in prova | Video

Tutte le auto del “cavallino rampante” sono straordinarie, ma alcune sono di un altro pianeta. Eccone degli esempi.

Ferrari Serie Icona
Screen shot da video YouTube carwow

Le Ferrari Monza SP1, Monza SP2 e Daytona SP3 sono le protagoniste di un video inebriante messo in rete da quelli di carwow. Il canale, solitamente, si occupa di gare di accelerazione sul quarto di miglio, ma ci sono delle eccezioni. Molto felice è quella odierna, che vede il suo uomo di punta Mat alternarsi al volante delle tre opere d’arte a quattro ruote della Serie Icona.

Questa famiglia lega le sue espressioni ad alcune delle vetture più carismatiche della storia del mito emiliano. Non si tratta di remake, ma di sportive totalmente nuove, proiettate nella modernità, con richiami visivi e spirituali ai grandi capolavori del passato, eseguiti con maestria. Per fare le riprese, il protagonista umano e il suo team sono volati in Danimarca, sfruttando la disponibilità offerta da Selected Car Investment.

Provare tutte le auto della Serie Icona è il sogno di ogni appassionato. Farlo a pochi minuti l’una dall’altra rende tutto ancora più ammaliante. Beato il destinatario del cadeau. A noi resta la possibilità di giovarci del video, come al solito ben fatto.

Mat ha avuto modo di conoscere da vicino le Ferrari Monza SP1, Monza SP2 e Daytona SP3, alternandosi al volante di ciascuna opera del fantastico trio. Qui si è al cospetto dell’eccellenza del “cavallino rampante“. Nella dimensione estetica e sensoriale, nessuna “rossa” nata dopo può competere con esse.

Certo, alcune supercar del marchio sono più veloci, ma qui ci sono delle forme da urlo e dei motori aspirati fantastici, godibili a cielo aperto. Poi c’è quel filo di classe, esclusività e romanticismo che impreziosisce la tela. Un valore aggiunto senza prezzo. Prima di lasciare la parola al video, diamo un’occhiata a queste auto davvero iconiche.

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Ferrari Serie Icona
Screen shot da video YouTube carwow

Iniziamo con le Ferrari Monza SP1 ed SP2, disegnate con grande senso del gusto da Flavio Manzoni. Per armonia e purezza, queste “barchette” reggono a testa alta il paragone con le migliori opere di Pininfarina. Si tratta di auto ipnotizzanti, dall’esecuzione stilistica impeccabile. Lecito parlare di sculture a quattro ruote, dalla bellezza sublime. Fonte di ispirazione sono state, in questo caso, le 750 Monza e 860 Monza, leggendarie Sport della casa di Maranello.

Sotto il lungo cofano anteriore, sapientemente modellato, pulsa un motore V12 da 6.5 litri, in grado di sviluppare una potenza massima di 810 cavalli. Questa energia giunge al suolo sulle ruote posteriori col supporto di un cambio doppia frizione a 7 rapporti e si libera nell’aria con note sonore inebrianti, degno sigillo di un cuore che è un monumento ingegneristico.

Fenomenali i suoi allunghi, accompagnati da un crescendo rossiniano di incredibile resa sensoriale. Le prestazioni sono all’altezza, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.9 secondi. Numeri pazzeschi che, però, raccontano solo in minima parte l’eccellenza del quadro sensoriale.

Sulle Ferrari Monza SP1 ed SP2 si vivono esperienze emotive uniche, della miglior specie. Impossibile non farsi travolgere emotivamente da queste due sculture a quattro ruote, prodotte in tiratura limitata. Il codice numerico in coda alla sigla indica i posti disponibili nell’abitacolo, oltre che la progressione numerica della famiglia. Le due lettere iniziali stanno per Special Project.

Ferrari Daytona SP3

Ferrari Serie Icona
Screen shot da video YouTube carwow

Della Serie Icona la Ferrari Daytona SP3 è la terza discendente. Qui, a differenza che sulle altre due, il motore è montato in posizione posteriore-centrale. Giovandosi degli aggiornamenti eseguiti sulla 812 Competizione e con un pizzico di sale in più, l’unità propulsiva V12 da 6.5 litri di cilindrata raggiunge la stratosferica potenza di 840 cavalli.

Anche in questo caso la trazione è solo posteriore, in linea con la magia della vecchia scuola. Il vigore dinamico viene gestito tramite un cambio doppia frizione a 7 rapporti. Sublimi le note sonore concesse al godimento delle orecchie: credo non esista nulla di paragonabile. Qui si sono toccate davvero le vette dell’eccellenza, in termini assoluti.

L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 2.85 secondi, mentre dopo 7.4 secondi, con partenza da fermo, i 200 km/h passano già al mondo dei ricordi. Si spinge oltre i 340 km/h la velocità massima. Numeri strepitosi, che per quanto di riferimento, non riescono a comunicare l’inimitabile piacere emotivo regalato dalla “rossa” in esame.

Costruita sul telaio de LaFerrari, questa “rossa” si ispira visivamente alla 330 P4, ma nello specchio di coda ci sono dei chiari rimandi anche alla 250 P5 Berlinetta Speciale Pininfarina. Il risultato creativo è di uno splendore unico. Le linee sono mozzafiato; i flussi volumetrici scorrono in modo plastico, deliziando la vista, con un carisma straordinario.

Tanto splendore si coniuga ad un alto indice di efficienza aerodinamica, raggiunto senza sporcare i tratti con elementi vocati alla deportanza. Anche questa, come le altre due, è un’opera d’arte, della miglior specie. Impossibile non amarla. La F80 può nascondersi al suo cospetto, in termini di classe, equilibrio scenico e forza evocativa.

Giunti a questo punto vi starete, forse, chiedendo a quale delle tre è andata la preferenza di Mat. Alla visione del video la risposta. Mi raccomando: fateci sapere se siete d’accordo con lui o se avreste posto le tre Ferrari della Serie Icona in un ordine di gradimento diverso. Buona visione!

Fonte | Carwow