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Indignazione nel Michigan, la causa intentata da una famiglia contro Stellantis

La “luna di miele” con la nuova vettura del gruppo Stellantis sarebbe finita prima di raggiungere la prima ricarica.

jeep grand cherokee

In questa storia che ormai ha attraversato l’Atlantico, la gioia di guidare una Jeep nuova di zecca si scontra brutalmente con la triste realtà della meccanica e del customer service di un colosso come Stellantis. Non una bella pubblicità in ogni caso.

I protagonisti del dramma a quattro ruote sono PJ e Carly Phillips, una coppia del Michigan che nel 2023, con la speranza nel cuore e un assegno in mano, ha dato il via a un contratto di leasing di 39 mesi per un Jeep Grand Cherokee 4xe. Un ibrido plug-in, un simbolo della modernità, della “nuova efficienza” ma anche, purtroppo, dell’inevitabile complicazione tecnologica.

jeep grand cherokee

La luna di miele con la nuova vettura del gruppo Stellantis, però, è finita prima di raggiungere la prima stazione di servizio per una ricarica. I coniugi Phillips hanno subito iniziato a sperimentare diversi difetti: la telecamera di retromarcia che fa i capricci, lo schermo di infotainment che flasha e, in generale, l’elettronica che si ribella. Da quel momento, la loro vita è diventata una sfilza di visite in officina e una lezione accelerata sul significato di “servizio clienti”. Più una consapevolezza di quanto si può essere ignorati.

La storia prende una piega epica quando la coppia decide di invocare la Lemon Law del Michigan, cercando un rimborso o una sostituzione del veicolo. Il primo round di arbitrato con Stellantis si conclude però con un colpo di scena: il giudice decide che l’auto è “a posto” e ancora “in garanzia” con un pagamento che ripara i fastidi dei coniugi. Un cerotto su una ferita che richiede punti di sutura. Ma la saga non finisce qui.

causa phillips stellantis

Dopo due anni di rattoppi e di problemi che continuavano a manifestarsi, culminati in un allarmante spegnimento del veicolo in autostrada a maggio 2025, la coppia torna all’attacco. Il secondo arbitrato li vede finalmente vincitori: il giudice ordina a Stellantis di ricomprare il veicolo. La beffa finale arriva però rapidamente in tribunale, dove un giudice annulla la decisione arbitrale, sostenendo c’erano state deduzioni non autorizzate.

La coppia si ritrova così bloccata in un limbo: continuano a pagare oltre 700 dollari al mese per un SUV ibrido che non possono usare (dato che è in officina), non possono permettersi un’altra auto e sono intrappolati in una battaglia legale con Stellantis. Non proprio comodi i coniugi.