Stellantis nelle scorse ore ha fatto sapere che richiamerà un gran numero di vetture dotate di motori 1.5 BlueHDi, 2.0 HDi e 2.2 HDi. Il richiamo coinvolge oltre 700.000 veicoli dei marchi Peugeot, Citroën, Opel e DS Automobiles in tutto il mondo. Il problema riguarderebbe una spia che non indica un guasto al sistema di post-trattamento dei gas di scarico. La notizia è stata confermata nelle scorse ore dal sito di L’Automobile Magazine. Il difetto non rappresenterebbe un rischio per la sicurezza dei conducenti. L’unico rischio è che i guidatori non vengano avvisati in caso di malfunzionamento del catalizzatore (SCR) o del filtro antiparticolato (DPF). In questo caso, la spia di controllo (MIL) potrebbe non accendersi. Ciò non è conforme ai requisiti normativi sulle emissioni inquinanti.
Oltre 700.000 veicoli Peugeot, Citroën, Opel e DS Automobiles richiamati da Stellantis per un problema
Tale anomalia può inoltre causare guasti costosi e, in alcuni casi, lo stop al veicolo. Per affrontare il problema, Stellantis ha dunque deciso di dare il via ad una campagna di richiamo, inviando ai proprietari una comunicazione che li invita a recarsi presso un centro di assistenza autorizzato. Stellantis afferma di aver “già iniziato a sensibilizzare i proprietari di veicoli, chiedendo loro di contattare la rete di concessionari per fissare un appuntamento”. Dovrebbe essere inviata loro una lettera. Ma sarà anche possibile utilizzare lo strumento online dei quattro produttori dedicato alle azioni di richiamo. Sarà necessario solo il numero di serie, noto anche come VIN (numero di identificazione del veicolo), visibile alla lettera E sul libretto di circolazione o alla base del parabrezza lato guida
La riparazione, della durata di circa trenta minuti, consiste nel download e nell’installazione di un aggiornamento software destinato al sistema di gestione del motore. Questo intervnto dovrebbe ripristinare la piena conformità alle normative vigenti. La campagna di richiamo avviata da Stellantis coinvolge diversi modelli dei marchi Citroën, Peugeot, Opel e DS Automobiles, prodotti in anni differenti. Per Citroën, sono interessate oltre 250 mila vetture, tra cui C3, C-Elysée, C3 Aircross, C4 Cactus, Berlingo, C4 Picasso e C5 Aircross, fabbricate tra il 2018 e il 2024.
Tra le Peugeot che hanno lo stesso problema si contato circa 340 mila unità prodotte dal 2016 al 2021, tra cui 208, 2008, 308, 3008, 5008, 508 e i veicoli commerciali Partner, Expert e Boxer. Anche Opel è coinvolta con quasi 100 mila veicoli, come Corsa, Crossland, Combo, Grandland, Zafira e Movano, costruiti tra il 2017 e il 2023. Infine, DS Automobiles richiama oltre 21 mila vetture DS 3 e DS 3 Crossback prodotte dal 2017 al 2022.