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Incertezze a Pomigliano d’Arco, nelle mani di Stellantis il futuro di 3.570 lavoratori

Fondamentale l’incontro atteso con l’ad Stellantis, Antonio Filosa, affinché si possano anticipare i tempi del nuovo piano industriale.

Le incertezze sul futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco continuano a pesare sui lavoratori. La situazione desta preoccupazione per i 3.570 dipendenti che, secondo quanto segnalato dai sindacati, “subiscono ancora le conseguenze di significative riduzioni salariali, frutto del massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali negli ultimi anni”.

A sollevare la questione sono state le segreterie regionali Fim Campania e Napoli al termine di un incontro in Regione con l’assessore all’Industria, durante il quale si è discusso dello stato attuale dello stabilimento e delle prospettive future.

I rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto non solo un piano strategico per rendere lo stabilimento più attrattivo agli investimenti, ma anche interventi concreti a sostegno del reddito dei dipendenti coinvolti nei contratti di solidarietà in deroga. Questo ammortizzatore sociale obbliga l’azienda a mettere in atto percorsi formativi per tutte le maestranze che ne usufruiscono, con l’obiettivo di migliorare le competenze dei lavoratori in un contesto industriale in continua evoluzione.

stellantis pomigliano

“Dopo la pre-intesa con la direzione aziendale sull’applicazione dell’ammortizzatore sociale per il prossimo anno, considerato il calo produttivo persistente e la scadenza naturale della Cig degli ultimi cinque anni, è fondamentale individuare strumenti che integrino il reddito dei lavoratori”, hanno dichiarato Giuseppe De Francesco e Biagio Trapani, segretari generali Fim Campania. I sindacati sottolineano come la formazione, se gestita correttamente, possa trasformarsi in un’opportunità strategica, consentendo di consolidare competenze necessarie ad affrontare le profonde trasformazioni del settore automotive.

La richiesta è che la Regione individui rapidamente soluzioni adeguate e che il Mimit convochi quanto prima il tavolo previsto dalla normativa sugli ammortizzatori sociali per l’esame congiunto. Fondamentale, inoltre, è l’incontro atteso con l’amministratore delegato Stellantis, Antonio Filosa, affinché si possano anticipare i tempi del piano industriale: a partire dal 2028, lo stabilimento dovrebbe ospitare la produzione di due nuove piattaforme small e un modello che sostituirà l’attuale Fiat Panda. Anticipare questi progetti è considerato cruciale per garantire stabilità e prospettive alle famiglie dei dipendenti e dell’indotto locale.

stellantis pomigliano

Nel frattempo, attenzione anche a Trasnova, azienda collegata a Stellantis che impiega 50 lavoratori nel napoletano e circa 300 in tutta Italia, la cui commessa con il Gruppo scade a dicembre 2025. Anche qui reddito e sicurezza occupazionale sono a rischio.