L’estate sta lentamente lasciando spazio all’autunno, ma c’è sempre tempo per vivere le ultime giornate calde al volante di una scoperta decisamente fuori dal comune. Serve una cifra davvero modesta e un po’ di fantasia, più del solito. Non si tratta di una supercar o di una spider di lusso, ma di una Fiat Panda molto speciale: una rarissima Panda 750 Cabrioni del 1991, una trasformazione quasi sconosciuta anche agli appassionati più attenti.
Il progetto porta la firma di Cabrioni Cabrio Design, atelier olandese noto soprattutto per le personalizzazioni dedicate alle storiche Mini, che in questo caso ha deciso di cimentarsi con l’iconica utilitaria italiana disegnata da Giorgetto Giugiaro. Il risultato è una reinterpretazione insolita e affascinante di una delle citycar più amate degli anni Ottanta e Novanta, capace di coniugare praticità e leggerezza con un tocco di esclusività.
Il lavoro di conversione della Panda ha previsto un intervento radicale sulla parte posteriore della vettura, con l’eliminazione del tetto rigido e l’inserimento di un rollbar che dona maggiore rigidità alla scocca e allo stesso tempo preserva l’armonia estetica, evitando che l’auto sembri un improvvisato pick-up. Per il resto, la Panda rimane fedele alle sue origini, spinta dal motore quattro cilindri da 34 cavalli, un motore semplice ma instancabile.
La verniciatura in rosso brillante, abbinata a interni vivaci con sedili a righe, trasmette subito allegria e voglia di spensieratezza. Il cruscotto conserva una strumentazione essenziale ma funzionale, mentre il chilometraggio indica poco più di 80mila km percorsi, un dato che rende l’esemplare ancora più interessante per chi cerca una youngtimer ben conservata. Non manca nemmeno la radio, dettaglio che riporta immediatamente alle atmosfere dei primi anni Novanta.
La piccola cabrio dal carattere gioioso è proposta a un prezzo di 9.950 euro, una cifra sorprendentemente accessibile se si considera la sua unicità. Una Panda diversa da tutte le altre, pensata per chi vuole distinguersi senza rinunciare alla semplicità.