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FCA: tra le ipotesi per il futuro anche l’addio all’Europa e la cessione di Fiat

Continuano le ipotesi sul futuro di FCA in attesa dei risultati finanziari del 2018

Come annunciato nei giorni scorsi, il prossimo 7 febbraio il gruppo FCA annuncerà i risultati finanziari del 2018, un anno ricco di accadimenti che ha portato un vero e proprio scossone nel gruppo con il cambio accelerato di amministratore delegato, il nuovo piano industriale e la precaria condizione degli stabilimenti italiani che hanno riempito le prime pagine molto più che i nuovi modelli (pochissimi per la verità). 

Il futuro del gruppo FCA potrebbe essere ben diverso al presente. Da tempo, infatti, ipotesi e indiscrezioni sulle future evoluzioni dell’azienda provano ad anticipare quelle che potrebbero essere le strategie future, le possibili alleanze ed i nuovi progetti per i vari marchi del brand. 

Secondo Giuseppe Berta, docente dell’Università Bocconi di Milano, il futuro di FCA è già definito e potrebbe tradursi in un addio alle attività europee che, da tempo ormai, non garantiscono redditività sufficiente per l’azienda. Secondo Berta, infatti, la situazione attuale del gruppo “prelude a dismissioni, dato che le attività europee non forniscono reddito e quindi si sta andando nei fatti incontro a una sorta di eutanasia”

La fine delle attività europee per FCA potrebbe tradursi in una cessione dei vari marchi a partire dal brand Fiat, sempre più in difficoltà nel vecchio continente. Per Fiat “potrebbe essere interessato un produttore asiatico che punti rafforzare la propria presenza sul continente europeo” Fiat continua a proporre una gamma costituita da “modelli base” che non garantiscono redditività e, quindi, non offrono reali potenzialità di crescita futura per il gruppo. Secondo Berta, il futuro del gruppo FCA “si chiarirà nel corso del 2019 perché questa agonia non può durare a lungo”.

E’ chiaro che il gruppo FCA è chiamato a scelte importantissime per il suo futuro. Massimizzare i risultati ottenuti in questi ultimi anni dai brand americani (RAM e Jeep), continuare con il rilancio di Alfa Romeo e con il rafforzamento della posizione di Maserati, capire quale sarà il futuro di Fiat e degli altri marchi americani di minor successo (come Chrysler) sono tutti obiettivi da tempo annotati sull’agenda della dirigenza. 

Per anni, Marchionne ha tentato di creare un’alleanza con altri gruppi del settore automotive senza però riuscire a convincere un potenziale partner ad unire le forze per creare un gruppo più forte. Oggi, invece, la dirigenza di FCA sta, di fatto, attraversando un periodo di transizione con un piano industriale annunciato lo scorso giugno che deve ancora entrare nel vivo ed il “Piano Italia” (il piano industriale per gli stabilimenti del nostro Paese) finito in standby a causa della nuova Ecotassa. 

Il prossimo 7 febbraio, con l’annuncio dei risultati finanziari del 2018, potremo avere un’idea ben più chiara sullo stato attuale dell’azienda che, finalmente, potrebbe chiarire quali saranno i prossimi passi per il futuro. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati alle novità in arrivo per il gruppo FCA. 

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