Negli States è scoppiato un caso legale ad alta tensione tra Stellantis Financial Services e una concessionaria Alfa Romeo di New York, oggi definitivamente chiusa, con accuse gravi che ruotano attorno a una presunta frode finanziaria.
Secondo quanto riportato da Automotive News, al centro della controversia c’è l’uso improprio dei prestiti cosiddetti “floorplan”, uno strumento chiave per il funzionamento dei saloni automobilistici. Cos’è un finanziamento “floorplan”? Si tratta di una linea di credito all’ingrosso che le divisioni finanziarie delle case automobilistiche, come Stellantis, concedono ai concessionari per acquistare i veicoli da esporre in showroom.
Le vetture, qui delle Alfa Romeo, pur fisicamente presenti nel salone, restano di proprietà della banca fino a quando non vengono vendute. Proprio come in un mutuo immobiliare, le auto fungono da garanzia reale per il prestito. Una volta venduto il veicolo, il concessionario è tenuto a restituire la quota di capitale e gli interessi maturati sul finanziamento. Il meccanismo permette ai dealer di mantenere un’ampia disponibilità di veicoli senza immobilizzare capitale, una formula particolarmente utile in tempi di mercato incerti.
Nel caso in esame, la concessionaria Alfa Romeo avrebbe violato le clausole contrattuali: avrebbe venduto numerosi veicoli senza restituire le somme dovute a Stellantis Financial Services, trattenendo il ricavato e lasciando il gruppo finanziario senza né soldi né auto.
Per Stellantis, si tratta di un atto doloso e organizzato, ben diverso da un’insolvenza causata da difficoltà economiche. La chiusura del punto vendita complica ulteriormente il recupero dei beni e dei fondi, spingendo la casa madre ad agire in sede giudiziaria.
L’episodio relativo a questo concessionario Alfa Romeo è il segno evidente di quanto sia sempre necessario rafforzare i controlli interni da parte dei gruppi automobilistici e delle loro società finanziarie, soprattutto in un periodo di trasformazione e instabilità. Chi ha acquistato un’auto o stipulato un contratto con quella concessionaria, intanto, potrebbe trovarsi in difficoltà per garanzie, manutenzione o pezzi di ricambio.