I risultati dell’ultimo quadrimestre e dell’interno anno di Ferrari sono risultati più che positivi come commentato dallo stesso cavallino rampante: “Un altro anno di crescita sostenuta”. In particolare, Maranello ha chiuso il 2018 con un utile netto di 787 milioni di euro, crescendo del 46% rispetto al 2017.
L’utile netto adjusted, invece, è stato di 645 milioni di euro (+20%). Tutti i target stabiliti precedentemente sono stati raggiunti e addirittura superati, fra cui quello più importante di tutti che riguarda le vendite. Ferrari, infatti, ha immatricolato 9.251 esemplari. Ciò si traduce in un incremento del 10,2% rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie all’aumento delle consegne delle vetture con motore a 12 cilindri (+19,6%).
Ferrari: il cavallino rampante svela i risultati di vendita del 2018
Per quanto riguarda i luoghi, tutte le regioni hanno permesso alla casa automobilistica modenese di raggiungere questo risultato. Nella regione EMEA, Ferrari ha registrato un aumento delle immatricolazioni del 13,1% mentre in America del 6,7%, in Cina, Hong Kong e Taiwan del 12,6% e nel resto dell’APAC del 7,8%.
I ricavi netti realizzati dal cavallino rampante nel 2018 sono stati pari a 3,4 miliardi di euro (+0,1%). L’ebitda adjusted del 2018 è di 825 milioni di euro, ottenendo un aumento del 6,4% a cambi correnti o del 19% a cambi costanti.
Secondo quanto affermato da Ferrari, tale risultato è stato raggiunto grazie all’aumento dei volumi (118 milioni) e ai programmi di personalizzazione che hanno contribuito in modo positivo. Il free cash flow ora è di 405 milioni (incluso il Patent Box per il 2015-17).
L’indebitamento industriale, invece, è pari a 340 milioni di euro (o 240 milioni se si escludono i 100 milioni circa per l’acquisto delle azioni proprie). Per il 2019, Ferrari mira a realizzare dei ricavi netti di 3.5 miliardi di euro (+3% rispetto al 2018), un ebitda adjusted tra 1.2 e 1.25 miliardi (+10%) e un free cash flow di 0.45 miliardi (+10%).
